Effetto Covid, il nuovo ospedale di Conegliano sarà più grande

Quaranta posti letto aggiuntivi rispetto al progetto iniziale. A novembre la gara europea, la struttura sarà pronta nel 2024
Allegranzi Conferenza Stampa Progetto Volto fetale 3D
Allegranzi Conferenza Stampa Progetto Volto fetale 3D

CONEGLIANO. Per la fine del 2024 dovrebbe essere pronto il nuovo ospedale di Conegliano, da 75 milioni di euro. Lo ha specificato il direttore generale dell’Uls2, Francesco Benazzi, a margine di un incontro con la stampa ieri mattina.

Un ospedale – fa sapere il numero uno della sanità trevigiana – che, ‘grazie’ a covid-19, disporrà di 40 posti letto in più per fronteggiare l’emergenza. Recentemente il consiglio comunale ha dato il via libera al progetto. «Adesso, dunque – informa Benazzi – si passa allo studio definitivo che dovrà essere pronto entro novembre».

Per quel mese, infatti, è previsto l’avvio della gara europea per l’affidamento del cantiere. Il direttore generale fa il conto che i lavori possa partire nella seconda parte del prossimo anno, sempreché non vi siano sorprese procedurali. In 5 anni il nuovo nosocomio potrebbe essere pronto, ma il direttore è convinto che sia possibile concluderlo in quattro anni.

Tra le novità, vi saranno ulteriori 6 sale operatorie, con macchinari di ultima generazione. Si aggiungeranno alle 9 che rimarranno là dove sono oggi, nel blocco di più recente costruzione. Una volta realizzati i due immobili nuovi e collocati i reparti, sarà abbattuta l’ala più vecchia del complesso ospedaliero, dove oggi si trovano sia il punto nascita che la fisioterapia.

Dopo il Polo Chirurgico, completato nel 2011, si va dunque alla realizzazione del secondo Polo, che ospiterà Area Critica, Medica, Diagnostica e Materno-Infantile. Moderno e tecnologicamente avanzato, ecocompatibile, flessibile, integrato con il resto del nosocomio e con il territorio ma, soprattutto, incentrato sulla persona, verrà realizzato nell’ala oggi occupata dai parcheggi interni che verranno trasferiti verso est. Il nuovo fabbricato, costituito da sei piani fuori terra oltre a uno interrato, sarà collegato con l’attuale sistema ospedaliero e vi si accederà sempre dall’ingresso in via Bisagno. 

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