Ecovandali a Treviso scoperti dalle telecamere, maxi multe in arrivo

A San Lazzaro le immagini mostrano alcuni soggetti che, a piedi o in bicicletta, raggiungono il cestino per abbandonare i propri rifiuti domestici

Passeggino abbandonato in via Terraglio a Treviso, scoperto con le telecamere di sorveglianza
Passeggino abbandonato in via Terraglio a Treviso, scoperto con le telecamere di sorveglianza

TREVISO. Si stringe sempre più il cerchio attorno ai responsabili di ripetuti abbandoni avvenuti nei cestini pubblici del territorio di Treviso. In particolare, gli ispettori del Consiglio di Bacino Priula hanno monitorato con attenzione un cestino situato presso l’immissione alla tangenziale dal Terraglio in località San Lazzaro, spesso segnalato per episodi di abbandono di rifiuto e un cestino presente lungo via Castellana, sempre nel territorio comunale.

I controlli sono stati svolti anche attraverso l’impiego di fototrappole: nel caso di San Lazzaro, le immagini registrate da questi dispositivi mostrano alcuni soggetti che, a piedi o in bicicletta, raggiungono il cestino in questione per abbandonare i propri rifiuti domestici, controllando attorno a sé con lo sguardo, per assicurarsi di non esser visti.

Gli illeciti non sono tuttavia sfuggiti alle telecamere e all’occhio attento della Vigilanza Ambientale, che, in collaborazione con la Polizia Locale del comune di Treviso, sta ora conducendo gli accertamenti per l’identificazione dei responsabili a cui verrà applicata una sanzione da 180 fino a 600 euro.

Una coppia di ecovandali scoperti dalle telecamere del Bacino Priula
Una coppia di ecovandali scoperti dalle telecamere del Bacino Priula

Stessa sorte toccherà ad altri ecovandali beccati in via Castellana: come si vede dalle registrazioni, questi soggetti utilizzavano il vicino cestino stradale per smaltire le eccedenze del proprio contenitore del vetro plastica lattine, nel tentativo di evitare le sanzioni previste per i conferimenti di rifiuto oltre il volume del bidone in dotazione.

«L’utilizzo dei cestini pubblici per smaltire i rifiuti domestici è un comportamento che gli ecovandali mettono in atto sperando di eludere il pagamento della tariffa per il servizio rifiuti – ha dichiarato Paolo Contò, direttore del Consiglio di Bacino Priula – in realtà, questo dimostra unicamente una scarsa conoscenza del nostro sistema tariffario, dato che i rifiuti abbandonati sono spesso costituiti principalmente da materiali riciclabili: se correttamente conferiti nei contenitori in dotazione a ciascuna utenza per la raccolta differenziata, questi rifiuti non solo non determinano per l’utenza un aggravio della tariffa, ma soprattutto possono essere recuperati e valorizzati. Il nostro impegno, dunque, rimane fermo e costante nel contrastare questi comportamenti illeciti che hanno un impatto negativo sul decoro urbano, sulla tutela del territorio e su tutta la collettività».

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