Ecco il primo parco per disabili della Marca: è a Oderzo

Oderzo. Presentato il progetto dell’associazione Trql, sorgerà nell’area accanto al palasport

ODERZO. Oderzo è all’avanguardia. Con una conferenza stampa a Ca’ Diedo, ieri l’associazione Trql onlus e l’amministrazione comunale hanno annunciato la nascita di un nuovo parco giochi in quello già esistente intitolato Città di Pontremoli. Sarà un parco speciale, “inclusivo“ ovvero aperto anche ai bambini disabili.

«Saremo il primo Comune a farlo – ha spiegato il sindaco Maria Scardellato –. Solo a San Biagio di Callalta c’è qualcosa di simile, ma si tratta di una giostra isolata. Noi, invece, faremo nascere un parco vero e proprio, fatto di giochi adatti ai bambini ipovedenti o con mobilità ridotta». Ciò sarà possibile da un lavoro minuzioso, che abbatterà completamente le barriere architettoniche: rampe al posto delle scale, pannelli sensoriali posizionati in modo da poter essere usati anche dai bambini in carrozzina, tunnel molto più grandi di quelli che si vedono negli altri parchi, giostre girevoli e altalene adattate a queste esigenze particolari.

«Ma per poter realizzare queste opere ci vogliono soldi – ricordano i responsabili dell’associazione Trql – Tutto nasce da una mamma della nostra associazione, ci eravamo chiesti se tutti i bambini di Oderzo fossero felici, e quando ci ha parlato dei problemi che i disabili affrontano per giocare abbiamo deciso di fare qualcosa: all’inizio acquisteremo un’altalena, ma vogliamo creare un parco ben strutturato, essendo una onlus abbiamo bisogno di finanziamenti privati. Dopo ciascun evento pubblicheremo sul nostro sito la somma raccolta: agiamo in completa trasparenza».

L’assessore alla cultura Gloria Tessarolo non ha dubbi sulla generosità degli opitergini: «La gente al giorno d’oggi è sensibile a queste tematiche: veniamo da esperienze assolutamente positive, in cui abbiamo raccolto 4.400 euro per le nostre famiglie bisognose; anche per questo, quando ci hanno parlato di questo progetto, l’abbiamo accolto con grande entusiasmo, speriamo che altri comuni vogliano imitarci».

 

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