Ecco i vecchi borghi Una cartellonistica tra storia e ricordo

Il segnale stradale indica il toponimo del luogo risalente alla tradizione  ma segnala anche il limite di velocità ridotta

MOGLIANO

Continuano gli interventi dell’amministrazione Bortolato sulla cartellonistica stradale. Dopo la sostituzione delle vecchie indicazioni del territorio comunale, con uno stanziamento di quasi 50 mila euro alla fine del 2019, e l’introduzione di nuove aree dove viene incentivata la micromobilità elettrica, in questi giorni si sta concretizzando l’individuazione dei nuovi “borghi”. In collaborazione con l’associazione Mojan sono stati recuperati da un lontano passato alcuni toponimi che vanno ad indicare piccole aree abitate, colmelli e microquartieri. In alcuni casi si tratta di denominazioni di cui non erano a conoscenza nemmeno gli attuali residenti. Il segnale stradale, oltre a indicare il toponimo del luogo, segnala il limite di velocità ridotta e il divieto di segnalazione acustica. La funzione di questa nuova cartellonistica va anche nella direzione di allertare gli automobilisti e gli utenti della strada sul comportamento da seguire alla guida. Oltre a essere frutto di una concertazione con gli appassionati della storia locale, i nuovi cartelli sono stati condivisi nella riunione del 31 agosto anche con la consulta dei nove presidenti delle associazioni di quartiere. Ecco i nuovi borghi: Marocchesa (all’interno della frazione di Marocco, nelle competenze dell’omonima via), Ghetto (all’interno del quartiere Ovest-Ghetto, la cui etimologia nasce dall’abbreviazione di via Valonghetto e non da riferimenti di segregazione etnica o religiosa), Borgo Bianchi (tra il quartiere centro nord e Zerman, nell’omonima via laterale del Terraglio dietro alla villa settecentesca), Borgo Molino (a Campocroce). La decisione, oltre che per questioni legate al Codice della Strada, è stata occasione per valorizzare l’identità delle località moglianesi dal punto di vista turistico.—

M.M.

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