Eccidio di via Cacciatora «La Merkel paghi i danni»

Il sindaco di San Giorgio in Bosco lancia un’azione legale contro la Germania «Godego si accodi, è giusto che qualcuno risarcisca per quell’inutile strage»
Di Silvia Bergamin

CASTELLO DI GODEGO. Il Comune di San Giorgio in Bosco (Padova) chiede i danni alla Germania per l’eccidio nazifascista di Sant’Anna Morosina, consumatosi fino a Castello di Godego alla fine della seconda guerra mondiale. Con una delibera di giunta approvata ieri il sindaco Renato Roberto Miatello e i suoi assessori pretendono dalla Germania «i danni di guerra per una esecuzione sommaria avvenuta ormai quasi 70 anni fa». Il 29 aprile 1945 i tedeschi in ritirata prelevarono 39 cittadini della frazione di Sant'Anna Morosina e li uccisero a Castello di Godego. «Questo episodio ha toccato più o meno direttamente tutte le famiglie di Sant’Anna Morosina dove rimane tutt'oggi vivo il ricordo di questa immane disgrazia», osserva il sindaco. «In una fase storica in cui la Germania della Merkel tenta quotidianamente di imporsi quale potenza dominante dell'Unione Europea ho ritenuto giusto chiedere finalmente che qualcuno paghi per questa inutile strage e si ricordi che prima di ergersi a esempio per tutti bisognerebbe non avere scheletri nenell’armadio». San Giorgio in Bosco usa argomenti evocati dalla Grecia di Tsipras per arginare l’austerity imposta dalla Merkel? Miatello precisa che «altri comuni, con i quali ho avuto contatti negli ultimi giorni, si stanno apprestando a fare altrettanto: sarà un class action senza precedenti a ricordo dei tanti nostri conterranei periti sotto il fuoco tedesco». In particolare, il sindaco spera nel supporto dei Comuni di San Martino di Lupari, Villa del Conte e Castello di Godego, «anche loro vittime di questi crimini di guerra». L’assessore Fabio Miotti aggiunge che «finora c’è stato solo un monumento a ricordare i caduti, ora spero si ottenga finalmente giustizia». A seguire la causa sarà uno studio legale di San Benedetto del Tronto. «Gli avvocati si sono detti disponibili a portare avanti l’azione legale gratuitamente. Saranno pagati solo in base a quanto il paese riuscirà a ricevere di risarcimento», conclude il sindaco Miatello. La vicenda potrebbe inserirsi in una querelle giuridica aperta da tempo. Il 3 febbraio 2012 l’Aja ha ribadito l’immunità della Germania fissando un obbligo: il giudice italiano deve negare d’ufficio la propria competenza nelle cause civili di risarcimento per i crimini compiuti dai nazisti in Italia. E l’Italia ha recepito tale sentenza con la legge n. 5 del 2013. Ma proprio su questa norma il Tribunale di Firenze, investito dei ricorsi presentati da parenti delle vittime italiane dei lager, ha sollevato dubbio di costituzionalità e la Corte Costituzionale lo ha accolto. Intanto, su Facebook infiammano i commenti, tra chi sostiene l’iniziativa e chi ironizza: «Il Regno delle Due Sicilie chieda i danni al Piemonte Sabaudo».

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