«È una piccola Ilva» fonderia nel mirino

Allarme del segretario della Lega sulla Aluphoenix di Riese «Inquinamento fuori controllo». Il sindaco: «Tutto in regola»
Di Davide Nordio

RIESE PIO X. «Una piccola Ilva sta nascendo a Riese»: a lanciare l'allarme è il segretario della circoscrizione Castellana della Lega, Valter Pettenon, in merito all’insediamento di una fonderia nella zona industriale Balegante. E il riferimento al noto colosso industriale non è di certo positivo, viste le cronache di questi giorni che raccontano di forti proteste della popolazione di Taranto per l'inquinamento che si registra in città.

L'azienda di cui parla Pettenon nel suo intervento su Facebook è invece l'Aluphoenix di Galliera Veneta: l'insediamento attuale è definito «in zona impropria» e il piano regolatore del comune padovano la classifica come attività da bloccare. Da qui la decisione di trasferirla a Riese in via Monte Santo in un' area che risulta già predisposta per accogliere gli impianti di fusione che trasformeranno in lingotti di alluminio rottami dell stesso metallo e rifiuti non ferrosi. Attualmente i forni sono alimentati da 45 tonnellate al giorno di materie prime e rifiuti e da qui escono quotidianamente 38 tonnellate di prodotto finito. «L'azienda ha tutte le carte in regola - spiega Pettenon - ma è legittimo chiedersi se la nuova sede riesina sia davvero la più adeguata. La stessa Provincia ha osservato che le emissioni dovranno essere tenute sotto controllo per il loro impatto nell'ambiente. Ma in cambio del l'insediamento l'attuale amministrazione riesina otterrà 150 mila euro per la sistemazione della palestra di Poggiana. Evidentemente basta questo per buttare al vento anni di severa attenzione circa i rischi di inquinamento, soprattutto per quanto riguarda le polveri sottili. Perché già si prevede che in un anno di attività usciranno ed entreranno circa 8.500 mezzi pesanti, al ritmo di due all'ora».

Pettenon cita i precedenti che riguardano Riese: «Le amministrazioni leghiste di Riese hanno saputo bloccare la creazione di nuove cave e il loro riutilizzo come discariche, hanno combattuto contro l'elettrosmog, si sono opposte a un impianto di cogenerazione basato sugli scarti del legno di una grande azienda locale, arrivando poi con questa a un accordo che ne ha mitigato la potenza e di conseguenza l'emissione di polveri sottili nell'aria. Recentemente nella Castellana ci siamo battuti contro l'entrata in funzione di una centrale a biogas alimentata a pollina, anche in riferimento all'inquinamento da traffico da automezzi pesanti. Ora basta promettere di mettere a posto una palestra per andare in senso completamente contrario. Senza pensare alle conseguenze future». Pronta la replica del sindaco di Riese, Matteo Guidolin, che rimanda a Pettenon tutte le accuse : «L’insediamento della Aluphoenix è in continuità con l'attività dell'azienda che aveva sede nello stesso posto, sempre una fonderia. Quindi non stiamo parlando di qualcosa di nuovo. L'insediamento è stato inoltre approvato da Provincia e Arpav dopo aver esaminato, come previsto dalla legge, anche l'impatto ambientale. Non capisco dunque quale sia l'intenzione di creare allarmi dove non ce ne sono».

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