È scomparso Luigi Pavan, l’uomo che creò il «Lago Verde» lungo il Sile. Aveva 78 anni

È stato l’uomo che ha creato il complesso del Lago Verde, sul Sile, a cavallo fra i comuni di Silea e Casier.
Un’intuizione felice, quella di Luigi Pavan, per tutti Luciano, che aveva cominciato come imprenditore del settore trasporti , specializzandosi in quelli eccezionali, soprattutto (ma non solo) le grandi imbarcazioni.
Pavan è scomparso ieri, a 78 anni, per le complicazioni sorte a seguito di un intervento in ospedale. «Un uomo attaccatissimo al lavoro e alla famiglia», dice chi l’ha conosciuto bene, «non voleva saperne di lasciare, era sempre sulla breccia anche adesso che poteva rifiatare». «Si era ricoverato adesso per poter riprendere il lavoro in piena estate», dicono i familiari, affranti, «ha pensato al lavoro fino al momento in cui è entrato in ospedale». Poi, dopo l’intervento, è stato colpito da un virus e le sue condizioni si sono aggravate, fino al decesso.
Era il 1970, quando Pavan ebbe l’idea di acquistare la ex cava sul ramo del Sile di Villapendola e trasformarla in un parco sportivo e ricreativo.
Il senso dell’impresa e della visione non gli mancavano certo. in poco tempo aprì pizzeria, laghetto di pesca sportiva e chiosco, che divennero in poco tempo una della mete preferite delle migliaia e migliaia di trevigiani che affollano il corso del Sile: non solo di pescatori, ma anche famiglie, sportivi, appassionati di footing e camminatori.
Il «Lago Verde» è rimasto indissolubilmente legato alla famiglia Pavan, che ha rilanciato il complesso negli ultimi anni.
Luigi era coadiuvato nell’attività dalla moglie Anna Maria, dai figli Valter e Lorenzo.
L’altra figlia, Augusta, è la moglie di Giancarlo Moretti Polegato, l’imprenditore titolare del gruppo Villa Sandi a Crocetta. Per i funerali si attende il nullaosta dell’autorità.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso