E quella rotonda fuori asse fa litigare Treviso e Quinto

Il terzo Mcdonald’s di Treviso ha aperto i battenti lo scorso aprile. Fratello minore del fast food inaugurato pochi mesi prima in Strada Ovest, si trova anch’esso in posizione strategica: sul quadrante Ovest della città, non molto distante dall’aeroporto di San Giuseppe, in un’area a forte insediamento industriale, lungo la Noalese ai confini con Quinto.
Poco prima, però, era scoppiata un’altra polemica tra Quinto e Treviso intorno alla realizzazione della rotatoria sorta vicino al ristorante Busatto e al Famila, quindi vicina anche al McDonald’s. L’opera fece discutere perché «disassata» rispetto alla Noalese, a rischio incidente per chi la imbocca venendo da Treviso, e quindi è risultato necessario mettere in prossimità del rondò più segnaletica del previsto, per invitare almeno le auto in transito a rallentare, motivo di intasamente ulteriore per la Noalese. E infatti nel marzo 2011, a cantiere in corso, il consigliere comunale di Treviso Giancarlo Zuliani, del Pd, tirò fuori le carte che dicevano come sia la Soprintendenza che il Comune di Quinto fossero contrari all’opera.
Ma anche i tecnici di Ca’ Sugana nutrivano forti dubbi. A parlare, i verbali delle conferenze dei servizi fatte in previsione del cantiere, ma soprattutto il parere mandato dal Comune di Quinto a quello di Treviso: «Quel rondò non risolve alcune criticità», scriveva Quinto, «Chiediamo che il progetto venga modificato». Mentre la Soprintendenza accusò: «Va tutelata villa Brilli».
Insomma, il rondò «del Famila» progettato così, sarebbe servito solo... al Famila, se invece fosse stato spostato più a ovest sarebbe stato utile anche al resto della zona industriale, alleggerendo la Noalese. Niente da fare. «Il Comune di Treviso è colpevole di un pasticcio che penalizza tutti. Mentre i tecnici erano contrari, l’assessore Marton e Gentilini hanno spinto solo per accelerare i lavori», accusò Zuliani.(a.z.)
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