È morto nella notte il capriolo investito lungo l’Alemagna

VITTORIO VENETO. E’ morto il capriolo investito venerdì sera lungo la Statale Alemagna, in località Dodici Ponti. E’ deceduto mentre Nicoletta Lecter Tadiotto lo trasportava con la sua macchina dal veterinario di turno. E’ ancora scossa la signora che si è fermata quando è avvenuto l’incidente. «Posso anzitutto confermare – ci dice – che la persona che ha investito il capriolo è rimasta sul posto per due ore, quindi non è scappata come hanno riferito le prime informazioni. Dopodiché – prosegue Lecter Tadiotto -, essendo l’automobilista un uomo anziano, io stessa lo ho invitato ad andare a casa promettendogli di occuparmi del piccolo ungulato». La volontaria ricorda di aver atteso per ore l’arrivo del veterinario e riscontrando che passava il tempo inutilmente ha deciso lei stessa di caricarlo in auto e di portarlo all’ambulatorio più vicino. Lecter Tadiotto conferma che l’investitore non solo si è fermato ma ha soccorso immediatamente il capriolo, cercando di prestargli tutte le cure possibili. "La strada della Val Lapisina, che da Porta Cadore sale fino al Fadalto – informa la signora Nicoletta –, è spesso attraversata da cervi e caprioli, soprattutto all’imbrunire, per cui gli automobilisti debbono prestare la massima attenzione ed essere oltremodo prudenti». Un capriolo può recare qualche danno all’auto che lo atterra ma il cervo, che arriva a pesare tra il quintale e i due quintali e mezzo, diventa un pericolo oltremodo grave. Le strade più pericolose per gli ungulati sono quella la Provinciale per la Vallata e la stessa Autostrada, soprattutto in località Carpesica, dove pare che la vegetazione agevoli il superamento della rete agli animali selvatici. I caprioli, peraltro, hanno fatto parecchie volte la loro comparsa anche in città. La presenza sempre più numerosa di caprioli in città e di cervi sulla Pedemonana deriva dal fatto che i lupi presenti in Cansiglio hanno posto in fuga gli ungulati che, infatti, negli ultimi tre anni si sono ridotti da 2800 a circa un migliaio. Da Vittorio Veneto, inoltre, i caprioli si spingono verso la pianura. Sono stati visti anche attraversare l’Alemagna visino a Colle Umberto e la Pontebbana. —
F.D.M.
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