È morto lo scrittore padovano Marco Bellotto

PADOVA. È morto improvvisamente ad Addis Abeba, dove risiedeva e dove aveva avviato un’attività in una piantagione di caffè, lo scrittore padovano Marco Bellotto. Aveva 46 anni, e aveva esercitato la professione di avvocato prima di dedicarsi all’attività imprenditoriale destinata a un aiuto concreto per i più poveri, e all’attività della scrittura.
Aveva firmato tre libri in pochi anni. “Il diritto di non rispondere”, (Sironi, Premio Calvino), “Gli imitatori “(Marsilio) e la raccolta “I nuovi Sentimenti” (Marsilio). Il primo una sorta di legal thriller, il secondo un atto d'amore verso la letteratura italiana, quella più nascosta, quella meno letta, quella dimenticata da quelle antologie che si studiano a scuola. Bellotto in quel libro pensava e scriveva attorno alla figura di Luciano Bianciardi. Bellotto lo adorava e quando a Padova si fondò una piccola avanguardia che raccoglieva sotto il nome di Realvisceralisti scrittori come Vitaliano Tevisan, Marco Mancassola, Tiziano Scarpa, Romolo Bugaro, Giulio Mozzi, Marco Franzoso, Umberto Casadei, Roberto Ferrucci e altri, Marco Bellotto, con la grazia e l'esuberanza che lo caratterizzava, si autoelesse segretario e guida di quel gruppo.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso