È morto Italo Cunial, l’ultimo fornaciaio

POSSAGNO. È morto il giorno di San Silvestro, il più vecchio fornaciaio di Possagno, come lui stesso amava definirsi. Anche il soprannome, “Croda”, per distinguersi da quelli della “Lea”, richiamava...
POSSAGNO. È morto il giorno di San Silvestro, il più vecchio fornaciaio di Possagno, come lui stesso amava definirsi. Anche il soprannome, “Croda”, per distinguersi da quelli della “Lea”, richiamava quel suo lavoro che ha fatto la storia e l’economia della Valcavasia: la produzione di coppi. Italo Cunial aveva 92 anni – li aveva compiuti lo scorso 17 giugno– e si è spento il 31 dicembre, nella sua abitazione di via Giardin, da dove amava guardare uno scorcio del tempio canoviano dove oggi gli sarà dato l’ultimo saluto. Lui con l’argilla aveva lavorato una vita. Era nato in pieno ventennio, ovvio il nome che gli era stato dato, legato al nazionalismo. Per tantissimi anni aveva lavorato in fornace. Andato in pensione, amava spiegare come si facevano i coppi a mano e lo faceva vedere quando c’erano le dimostrazioni dei vecchi mestieri. Nei paesi vicini, quando c’era qualche manifestazione legata ai vecchi mestieri, chiamavano lui a spiegare come un tempo si facevano i coppi e con le sue mani sapienti lo mostrava alla gente. Gli anni in cui lui aveva lavorato in fornace erano quelli in cui il lavoro manuale era preponderante. Lavoro in cava nell’inverno, a scavare l’argilla; lavoro in fornace quando arrivava la primavera e si facevano i coppi. E lui trasformava l’argilla in una malta molle e fine, bagnandola e impastandola fino a farla diventare come voleva lui e come era necessario per metterla poi negli stampi, lisciarla bene, cuocerla e farla diventare coppi. Un lavoro duro, pesante, ma era così che si facevano i coppi nel secolo scorso e Italo Cunial aveva conservato quell’arte manuale che ogni tanto faceva vedere. L’aveva fatto anche nel 2003 in occasione del primo raduno dei Cunial. Con lui se n’è andato un sapere che appartiene alla storia di Possagno, alla storia della Valcavasia, alla storia contrassegnata dal susseguirsi di fornaci e di cataste di coppi lungo la vallata. Italo Cunial “Croda” ha lasciato la moglie Delfina, i figli Maurizio, Claudia ed Enzo, la nuora Silva, i nipoti Edoardo e Diletta. I funerali saranno celebrati oggi alle 15 nel tempio canoviano.
(e.f.)


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