È morto Elio Baldin portò nel distretto le scarpe griffate

Prima produttore e poi venditore di made in Italy e non solo Aveva 81 anni, fondò il centro commerciale di Salvarosa 
DeMarchi Vedelago Elio Baldin
DeMarchi Vedelago Elio Baldin

CASTELFRANCO. È morto Elio Baldin, aveva 81 anni. Con lui se ne va un pezzo di storia del distretto della calzatura, iniziata con il padre Primo tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Elio è morto ieri mattina all’ospedale San Giacomo dov’era ricoverato dallo scorso 25 aprile. Una malattia aggressiva, riapparsa dopo due anni, si è portata via in pochi giorni un grande lavoratore, instancabile. Era tra i pionieri del centro commerciale di Salvarosa, tra i primi in città. Baldin pensava in grande e, dopo aver terminato con la produzione delle scarpe, ha aperto il primo negozio di scarpe multi marche, rigorosamente made in Italy, a Salvarosa, nel 1964.

Poi con l’apertura dei primi centri commerciali, Elio, lasciato il negozio di Salvarosa si è trasferito nel complesso commerciale “Cadoro-Vendramini” triplicando la superficie di vendita.

Sono stati anni gloriosi nei quali l’imprenditore, affiancato dalla moglie Maria e dai figli Valter e Morena che iniziavano ad entrare nel favoloso mondo della scarpa, ha fatto la storia della calzatura a Castelfranco prima che arrivassero gli altri magazzini della calzatura.

Una storia memorabile e tutta la clientela era affezionata al patron Elio specie per il trattamento che lui con la sua famiglia riusciva a riservare a ogni Acquirente.

«Era una persona mite, un grande lavoratore, stimato da tutti, sempre disposto ad aiutare chiunque fosse in difficoltà», così lo ricordano i figli.

Poi nel 2005, con l’avventura dei centri commerciali, Elio Baldin e i suoi figli sono tornati a Vedelago in via Vicenza, dove tutt’ora hanno un ampio negozio di calzature.

Elio fino al giorno prima del ricovero ospedaliero era lì, in negozio come tutti i giorni. È stato lui a fare conoscere a Castelfranco le scarpe sportive prodotte da Nike, Adidas e Puma.

Ex calciatore del Vedelago, donatore dell’Avis e rappresentante Ascom, Baldin ha lasciato un grande ricordo di sé. Ha mantenuto la sua mitezza, nonostante abbia costruito e fatto crescere il glorioso impero della scarpa.

I funerali saranno celebrati sabato alle 10.30 nella chiesa di Salvarosa.

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