È morto De Pieri, fondò l’impero delle concessionarie

Da meccanico a titolare dell’autosalone di via dei Faggi. Aveva 75 anni, funerali venerdì pomeriggio in duomo

CASTELFRANCO. Un vero e proprio impero costruito mattone su mattone, sempre a testa alta, con grande determinazione e con la ferrea convinzione che la parola data sia un valore irrinunciabile. Così Franco De Pieri, 75 anni, morto giovedì all’ospedale San Valentino di Montebelluna per una malattia rara diagnosticatagli lo scorso maggio, ha realizzato il suo sogno: una concessionaria che oggi dà lavoro a quaranta persone, la De Pieri di via dei Faggi.

Quinto figlio di una famiglia numerosa, aveva iniziato a lavorare come meccanico in un garage di piazzale Roma a Venezia. Con un amico aveva poi aperto un’autofficina a Mestre. Si era quindi presentata l’opportunità di avviare un’officina per Wolkswagen e Innocenti a Castelfranco, la città che lo ha adottato tributandogli stima e riconoscenza e che nel suo cuore ha sostituito la natìa Venezia. De Pieri non ci aveva pensato due volte. Da solo, si era presentato in città e aveva aperto la sua attività diventata nel 1968 un autosalone. Era partito per la sua avventura imprenditoriale con 50 mila lire in tasca. Passione e lavoro hanno fatto il resto. «Mio padre», racconta il figlio Federico, «ci ha sempre messo la faccia. Ci raccontava con discrezione gli inizi della sua storia, non sempre facili. Ricordava quando andava a chiedere l’apertura di linee di credito ai direttori di banca, anche in ginocchio pur di ottenere i finanziamenti necessari alla sua attività». E così la piccola officina, aperta nel 1968, era diventata una vendita di Innocenti e Wolkswagen con un salone d’esposizione in via Pio X. Dedizione e professionalità gli erano valse l’acquisizione della distribuzione del marchio Bmw e nel 1985 la proposta in esclusiva per Castelfranco di Audi e Wolkswagen.

Con il lavoro era cresciuta anche la sua famiglia. La moglie Gabriella di Mogliano gli aveva regalato due figli Alessandro e Federico, che oggi gestiscono la società De Pieri, trasferitasi nel 1992 nell’attuale sede di via dei Faggi. Franco non mollava mai: era sempre presente in concessionaria. Una visita ogni giorno, anche se la malattia, un’aggressiva fibrosi polmonare, negli ultimi tempi, gli rubava tutte le energie. Famiglia e lavoro, i suoi cardini, a cui si era aggiunto l’amore per il nipotino Filippo. «Umile, onesto, capace di instaurare un rapporto speciale e diretto con collaboratori e clienti», lo ricorda Federico, «si è fatto da solo, ha costruito questo impero partendo dal niente. E di questo era fiero. Investiva tutto in azienda e questo era il segreto del suo successo, forte anche negli anni della crisi». I funerali saranno celebrati venerdì alle 16 in duomo.

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