E’ morto Dario Benendo sindacalista dei bancari e socialista storico

E’ mancato ieri, per una grave malattia degenerativa, Dario Benendo, storico sindacalista della Cgil e poi della Cisl.
Aveva 66 anni. Socialista di razza, era stato anche consigliere comunale per il Psi a Quinto. Nel sindacato è sempre stato dell’area socialista e riformista, e nel Psi trevigiano era un esponente di punta dell’ala che faceva capo a Siro Zanella.
Si era iscritto alla Cgil nel 1974, diventando ben presto un riferimento nel mondo di Cassamarca, poi confluita in Unicredit. Divenne segretario della Fisac (la categoria del credito e delle assicurazioni), fino al clamoroso strappo del 2002, quando lasciò la Cgil per passare alla Fiba Cisl (portando dietro 80 iscritti), per protestare contro il trattamento della Cgil – a suo dire penalizzante – verso i dipendenti Cassamarca rispetto ai colleghi di Credito Italiano nella fusione.
Amava il calcio, e aveva una grandissima passione per la Fiorentina. Fondò e presiedette il Viola club di Quinto , sin dal 1979. Ed era un instabile promotore di manifestazioni benefiche, dai tornei di calcio con diversi club della provincia, in particolare con il Gruppo Anfi Fiamme 93 di Treviso.
«Ricordo i suoi confronti, anche aspri ma sempre leali, con il presidente De Poli», ricordano commossi gli amici socialisti, «era un uomo dotato di umanità e che non dimenticava mai il profondo rispetto nel confronto con gli avversari politici e istituzionali. E nella sua attività sindacale ha scritto una pagina importante all’insegna dei diritti della tutela del lavoro».
«Era schietto, un po’ brusco, sempre fuori dagli schemi», dicono gli amici, «ma era sempre un uomo autentico».
Lascia la moglie Wally, i figli Marco, Michele e il nipotino Enea. La data dei funerali dev’essere ancora definita. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso