È morto D’Andrea maestro di calcio per tanti giovani

Tra gli allievi di Odilo, 88 anni, anche mister Checco Guidolin Ex giocatore, viveva per il pallone. L’addio domani alla Pieve
Di Dario Guerra
DeMarchi Castelfranco Odilo D'Andrea
DeMarchi Castelfranco Odilo D'Andrea

CASTELFRANCO. È morto martedì Odilo D'Andrea, 88 anni, allenatore di calcio di moltissime generazioni. È stato il “maestro” anche di mister Francesco Guidolin. Odilo si trovava all’ospedale San Giacomo, si era fatto ricoverare il pomeriggio precedente su suggerimento del suo medico in quanto doveva eseguire degli accertamenti approfonditi. Nemmeno 24 ore dal ricovero, le sue condizioni si sono aggravate repentinamente ed è morto. Lo piange l’intera Castelfranco. Odilo, grande amante del calcio e grande maestro, è stato amato e rispettata da tutti per la sua semplicità e la sua umanità. Fino alla pensione ha lavorato in un'azienda di Istrana come addetto alla contabilità, ma il suo nome verrà ricordato per quanto ha fatto per il calcio. Dapprima si è fatto conoscere come giocatore militando, giovanissimo, nelle file del Giorgione. Poi è passato in altre squadre più blasonate come il Trento. Quindi si è dedicato ad allenare i più piccoli perché andava sempre dicendo: «Dai primi passi si possono sfornare i grandi giocatori, bisogna insegnare la fatica, per tutti la partita deve essere una conquista, anche i più bravi che non devono mai distrarsi». E lui era ferreo sulle regole, sulla puntualità. Con lui nessuno era sicuro di giocare fino alla convocazione, un’ora prima della partita. «È stato un grande», lo ricorda Francesco Guidolin, «con lui ho sempre avuto un rapporto splendido. Oltre a me, ha insegnato a giocare a calcio anche ai miei figli. Ogni volta che ci si incontrava era un ripercorrere velocemente il gioco degli anni d’oro confrontandolo con il calcio attuale. Oltre allo splendido rapporto che avevamo, abbiamo giocato a calcio in molti tornei insieme». Scapolo, Odilo amava però la compagnia. Aveva grandi amicizie, lo conoscevano tutti a Castelfranco. Lui fra l’altro era nato dentro al castello, quindi un motivo in più per farsi raccontare, al di fuori dell’ambiente calcistico, la storia di Castelfranco dagli anni Quaranta in poi.

Tifosissimo dell'Inter, aveva organizzato una grande festa all'epoca in cui la Beneamata aveva vinto la Coppa dei Campioni. Questa sera alle 19.30 ci sarà la recita del rosario nella chiesa di Santa Maria della Pieve, dove domani alle 10 saranno celebrati i funerali.

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