E Follina rispolvera l’idea dei portici

MONTEBELLUNA. Il nome più noto tra quanti hanno presentato le loro proposte per il tratto di corso Mazzini pedonalizzato, legando l'intervento anche alle altre piazze, è quello di Toni Follina, architetto di Nervesa che ha firmato notissimi progetti, tra cui quello di piazza Grande a Oderzo.
A Montebelluna Follina ha già lavorato: suo, ad esempio, è il progetto della nuova biblioteca di Largo X Martiri, suo il progetto di restauro del Sedese, la piazzetta più nota di Montebelluna. Toni Follina, nella sua proposta, riprende qualcosa a cui aveva già lavorato in passato, ai tempi dell'amministrazione Zaffaina: la realizzazione di portici lungo i lati edificati delle piazze Marconi e Negrelli, di cui non si era fatto più nulla perché l'idea dell'amministrazione comunale di allora si era infranta contro la scarsa adesione da parte dei privati proprietari degli edifici a compartecipare alla spesa.
Toni Follina nella sua proposta riprende quell'idea dei portici-tettoie da collocare nella cortina di edifici che delimitano le due piazze, ma soprattutto propone di valorizzare gli assi che contraddistinguono il centro cittadino in modo da riprendere l'originario impianto ottocentesco di Dall'Armi.
Uno di questi va proprio dalla biblioteca da lui progettata e porta verso il monumento ai caduti e da lì a S. Maria in Colle. Un secondo asse collega Casa Roncato a via Serena passando per via Pellico, parzialmente interrotto dal restringimento effettuato a suo tempo dalla edificazione di quello che oggi è il Centro Giovani. Un terzo va da piazza Dall'Armi, passa per la Loggia e raggiunge l'ex tribunale. Ci sono poi i due che fiancheggiano la Loggia dei Grani scendendo ai lati di piazza Marconi e di piazza Negrelli. C'è pure quello che parte da via Cavour, passa per piazza D'Annunzio, prosegue ancora per via Cavour e via dei Partigiani.
Lungo questi assi, che nel tempo hanno subìto modifiche in seguito alla costruzione di nuovi edifici, l'architetto nervesano propone interventi di arredo urbano in modo da unire la nuova area pedonalizzata alle piazze a sud e a parte di quello che c'è a nord valorizzando quello che era l'impianto ottocentesco di Dall'Armi. (e.f.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso