È di Polegato jr (Geox) la casa più green d'Italia

Tutta costruita con materiali a km 0. La residenza ecosostenibile del rampollo di Montebelluna sarà la protagonista di un appuntamento sulla bioedilizia in programma a Treviso

MONTEBELLUNA. È a Montebelluna la casa più ecosostenibile d’Europa. I materiali di costruzione sono tutti a chilometro zero, gli elettrodomestici a più basso consumo possibile, tutti gli impianti funzionano ad acqua piovana, gli impianti elettrici sono alimentati da fonti rinnovavabili. È la villa di Enrico e Claudia Moretti Polegato, la prima residenza privata in Europa ad aver ottenuto l’attestato di conformità al più alto livello del protocolloLeed for Homes. È anche la prima residenza nel nostro paese ad aver condotto privatamente l’analisi carbon footprint, con risultati da record.

“Bio Casa_82”, è il nome dell’edificio, sarà la protagonista dell’evento organizzato per il prossimo 23 maggio a Ca’ dei Carraresi, focalizzato sulla questione dell’abitare e le novità in ambito edilizio. Perché decidere di costruire una casa ecosostenibile di questo livello? «In realtà ci è sembrato naturale: nel momento in cui abbiamo deciso di costruire la casa ci è sembrato ovvio puntare a quello che ci auguriamo possa essere il futuro dell’edilizia e non solo. È l’intero sistema che si sta muovendo in questa direzione: dalle auto, agli stili di vita quotidiani. Volevamo che la nostra casa rispondesse a certi valori che noi crediamo importanti», spiegano Enrico e Claudia Moretti Polegato.

Dal progetto alla realizzazione sono intercorsi due anni. Nell’enorme ambiente la luce è ovunque grazie alle vetrate che conferiscono un particolare effetto “dentro fuori” e l'illusione ottica di stare sul patio circondati dal verde, davanti le colline del Montello. Dietro la realizzazione di questo sogno ci sono Giovanni Fabris che con Welldon, società la cui mission è creare case su misura, ha seguito la realizzazione del progetto. I Polegato si sono avvalsi anche della collaborazione dell’architetto Rosario Picciotto, studio Arplan.

«Lo spazio che preferiamo è quello della zona giorno, un open space dove la cucina si lega al salotto e dove la famiglia vive la quotidianità. Reso ancora più piacevole dalle grandi vetrate che danno la sensazione di trovarsi all'aperto. Una sensazione rafforzata dalla biocasa la cui struttura permette che l’aria abbia sempre una temperatura naturale con il giusto equilibrio di umidità». La villa si sviluppa su due piani, zona giorno a terra, notte al primo piano. Più l’area sotterranea, in cui si trova la palestra. Una casa interamente Made in Veneto. «Per quanto possibile abbiamo cercato di utilizzare solo materiali a chilometro 0: uno spunto che può far riflette, il mercato dell’edilizia potrebbe partire proprio da qui», spiegano. L’energia è autoprodotta da fonti rinnovabili grazie ad un impianto fotovoltaico e uno geotermico ad altissima efficienza.

«La BioCasa è la testimonianza che un’edilizia sostenile è possibile pur mantenendo il calore dell’ambiente familiare. Questo genere di edilizia può rivelarsi un volano per il territorio e contemporaneamente contribuire a salvare l’ambiente. Sono due facce della stessa medaglia. È mediamente più costosa, ma il risparmio è notevole. Deve essere considerato un investimento di lungo periodo».

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