Due ristrutturazioni in due anni, 133 posti di lavoro salvati, investimenti diretti per 5 milioni, ...

Due ristrutturazioni in due anni, 133 posti di lavoro salvati, investimenti diretti per 5 milioni, Simone Ferrari è l'archetipo del nuovo manager-imprenditore. A capo di una cordata di industriali trevigiani, dopo aver rilanciato la Gasparini, ora acquisisce la Modular di S. Vendemiano e salva 80 dei 123 dipendenti.
Computer rigorosamente portatile, blackberry incandescente per le troppe chiamate e una sola convinzione: «Che Treviso è una realtà piena di opportunità industriali amplificate dalla crisi - spiega Ferrari - basta avere la voglia di rischiare». E' il protagonista in questi giorni dell'acquisizione della Modular, azienda della Inox valley piantata negli anni'80 a San Vendemiano, specializzata nelle attrezzature per cucine comunitarie, con cui è arrivata a circa 30 milioni di euro di fatturato nel 2007. «Il livello è però sceso di quasi il 50% nel 2010, contro il 20% del resto del settore, e la proprietà aveva problemi finanziari causati da un debito eccessivo» spiega Ferrari seduto nell'ufficio che occupa alla Gasparini di Istrana: un box arredato con una scrivania, due sedie e niente fronzoli, dal quale sta traghettando la ditta di presse e cesoie lontano dal fallimento dopo averne acquisito il ramo d'azienda diventandone azionista, manager e infine presidente. «L'operazione che abbiamo perfezionato in Modular è identica - chiarisce - affitteremo da dicembre il ramo dell'azienda che andrà probabilmente in liquidazione, acquisendola definitivamente tra 24 mesi attraverso la creazione di uno spin-off e un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro». Per fare questo Ferrari si è lanciato ancora una volta in tandem con Marco Guderzo, titolare della Volteco di Ponzano Veneto e suo socio nel rilancio della Gasparini. I due hanno dato vita insieme a Oscar Marchetto della Nice ad una holding di controllo, Paihia srl, dalla quale manovreranno Gasparini Industries srl e Modular Professional srl (entrambe nuove denominazioni) in comproprietà al 50% con Venezia spa, strumento di investimento di rinomati industriali trevigiani, tra cui la famiglia Zoppas. Una cordata ben nutrita, che porta in campo conoscenze e nuovi talenti, questi ultimi trainati proprio da Ferrari, cremonese, fattosi le ossa in Magneti Marelli prima, in Germania con la Whirlpool poi, e infine alla Ggp (ex Castelgarden) di Castelfranco con la carica di direttore generale fino all'avvenura Gasparini nel febbraio del 2009. «Abbiamo lavorato per settimane al perfezionamento dell'operazione Modular e al mantenimento dei rapporti con clienti e fornitori, decidendo di prenderci in carico 80 dipendenti, 50 operai gli altri impiegati, tutti quelli necessari per mandare avanti l'attuale giro d'affari. Per il 2011 puntiamo al pareggio mentre nei prossimi 3 anni vorremo tornare a 20 milioni di fatturato e un centinaio di dipendenti. Anche se il verdetto lo daranno solo i risultati sul campo». Per i 53 dipendenti che non transiteranno nella nuova società è prevista invece la cassa integrazione per due anni, un incentivo all'esodo di circa 4.000 euro lordi e la successiva mobilità. «Di più non potevamo fare. Ma non siamo fondi che speculano ma veri imprenditori che investono».
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