Due trentenni gravissimi per il morbillo, l’Ulss 2: «Troppi non vaccinati»

Ricoverata una coppia di giovani dell’Asolano, entrambi non si erano immunizzati. La Pedemontana è l’area più scoperta

Valentina Calzavara
Un reparto del Ca’ Foncello
Un reparto del Ca’ Foncello

Due ragazzi poco più che trentenni sono stati di recente ricoverati per complicanze legate al morbillo.

«Abbiamo accolto due giovani, entrambi classe 1991, nel reparto di malattie infettive del Ca’ Foncello per gravi sintomi polmonari legati al virus del morbillo» commenta il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi. «In questo caso la comparsa del morbillo in età adulta è stata aggravata da un altro fattore: la mancata vaccinazione in età pediatrica contro morbillo, parotite e rosolia. Entrambi i pazienti, provenienti dall’area dell’Asolano, non avevano effettuato la profilassi e questo gli ha esposti a un forte rischio, fortunatamente superato grazie alle cure» aggiunge il dg.

La campagna

Alla luce di questi episodi e della recrudescenza del virus in diverse zone d’Europa, l’Ulss 2 ha deciso di rafforzare le campagne di promozione della vaccinazione.

«Nella Marca abbiamo tassi buoni di risposta, attorno al 95%, ma ci sono aree più refrattarie come quella della fascia Pedemontana Trevigiana che hanno storicamente delle percentuali di adesione più basse» puntualizza il dg.

Per questo è stata potenziata la collaborazione con i pediatri di libera scelta, che rappresentano una risorsa fondamentale per dialogare con le famiglie, rispondendo ai dubbi di mamme e papà. La preoccupazione riguarda anche ciò che accade in altri Paesi.

«In tutta Europa stanno aumentando i casi di morbillo perché la somministrazione della prima dose di trivalente, entro i dodici mesi dalla nascita, non trova buona adesione. Nel 2024 in Romania ci sono stati 5.583 casi di morbillo, in Indonesia 3.322 e in Pakistan 8.895. In un mondo sempre più connesso e globalizzato, quello che avviene attorno a noi ci spinge a rafforzare l’immunizzazione per abbassare i rischi per la salute pubblica» aggiunge il manager della sanità trevigiana.

Il piano

Il vaccino contro il morbillo è parte del vaccino combinato morbillo, rosolia, parotite. Il calendario vaccinale prevede due dosi: la prima tra i 12 e i 15 mesi di età e la seconda tra i 5 e i 6 anni.

Guardando al calendario vaccinale complessivo, che viene offerto gratuitamente dal servizio sanitario pubblico. L’Ulss 2 propone per i bambini nel primo e secondo anno di vita anche l’esavalente (vaccinazione contro difterite-poliomielite-tetano-epatite B-pertosse-Haemophilus influenzae tipo b); l’anti-rotavirus; l’anti-pneumococcica (3 dosi) l’anti-meningococcica B (2 dosi e un richiamo nel secondo anno di vita; l’anti-influenzale.

Tra i 5 e i 6 anni d’età sono proposti: i richiami della vaccinazione contro difterite, poliomielite, tetano, pertosse e quello per morbillo-rosolia-parotite. Per gli adolescenti viene consigliata la vaccinazione contro difterite, poliomielite, tetano, pertosse e l’anti-HPV contro il papilloma virus dal compimento dell’11° anno di vita (due o tre dosi in base all’età).

Per gli adulti: l’anti-pneumococcica e l’anti-Herpes Zoster nei sessantacinquenni, nonché l’anti-influenzale per tutte le persone a partire dai 60 anni di età.

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