Due mesi dopo il figlio le muore il marito

MOTTA DI LIVENZA. Saranno celebrati oggi alle 15 in duomo i funerali di Pierfrancesco Piai, padre di Federico, il 17enne deceduto la vigilia di Natale per le conseguenze della caduta dal balcone della sua camera da letto. Pierfrancesco Piai era gravemente malato da alcuni anni: la malattia ha preso il sopravvento l’altra notte dopo due anni di lotta molto difficili. Due mesi fa la tragedia del figlio Federico: venerdì 21 dicembre verso le nove di sera, il ragazzo era solo nella sua camera da letto quando decise di uscire di casa senza farsi vedere dai genitori, passando dalla finestra. Il ragazzo perse probabilmente l’equilibrio e cadde a terra, riportando gravi ferite. I genitori sentirono il rumore del colpo della caduta e si precipitarono in camera a vedere cosa fosse successo. Sporgendosi dal balcone aperto, videro il figlio a terra in una pozza di sangue. Immediato l’allarme al 118 che si precipitò sul posto: medico e infermieri fecero di tutto per rianimare il giovane che versava in gravissime condizioni. Dopo alcuni giorni di tremenda agonia, Federico spirò la vigilia di Natale all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. La famiglia Piai è molto conosciuta: risiede in una villetta a pochi passi dalla scuola media Girardini ed è sempre stata benvoluta e rispettata da tutti. La tragedia di Federico ha lasciato tutti rattristati e increduli per una morte così improvvisa e assurda. Il padre di Federico, Pierfrancesco, pur visibilmente malato e fortemente debilitato, non era voluto mancare all’ultimo saluto pubblico a suo figlio, aggrappato e sostenuto dalla moglie e mamma di Federico, Emanuela Carminati. Pierfrancesco Piai, impiegato in un mobilificio nella zona industriale sud di Motta, ha lavorato fino a quando ne ha avuto la forza. Da circa due anni combatteva contro una gravissima malattia che qualche giorno fa ha preso definitivamente il sopravvento.
Pierfrancesco Piai lascia la moglie Emanuela, il padre Domenico e la sorella Manuela. Tutta la comunità mottense e quello di Gorgo, paese originario della vedova, si stringerà attorno a Emanuela, per tentare di consolarla del suo enorme dolore e aiutarla in questo difficile momento. (c.st.)
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