Droga per lo sballo, due giovani nei guai

Nel bagagliaio dell’auto tre contenitori con Dmt, un potente allucinogeno che provoca danni cerebrali devastanti

Nel bagagliaio dell’auto avevano poco più di mezzo litro di “Dmt”, dimetiltriptammina, una sostanza allucinogena allo stato liquido suddivisa in tre diversi contenitori di plastica, pronta per essere raffinata e venduta in cristalli da fumare o inalare. Quella sostanza, dagli effetti devastanti a livello cerebrale, sarebbe servita per lo sballo del weekend. Alla domanda degli agenti su cosa fosse quel liquido, due ventenni italiani hanno dato risposte contrastanti. «È olio esausto», ha detto uno. «È ammoniaca», ha ribattuto l’altro. Alla fine è emersa la verità: si trattava di “Dmt”, una sostanza allucinogena, di colore arancione e dal vago odore di naftalina che, se lavorata e portata allo stato solido, si trasforma in droga per lo sballo da fumare o inalare. Nel corso della perquisizione a casa dei due giovani montebellunesi è stato trovato, in uno zainetto, anche il “kit” per la lavorazione della sostanza con l’acido muriatico, la soda caustica, la mascherina ed i guanti. I due giovani, incensurati, sono stati denunciati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Il fatto è stato scoperto dalla polizia nel pomeriggio di mercoledì quando una pattuglia della squadra volante ha incrociato due giovani italiani che vagavano a piedi lungo via Pindemonte a Treviso, non lontano dalla caserma Serena. Insospettiti, gli agenti hanno deciso di fermali e controllarli.

I giovani, due ventenni di Montebelluna, hanno subito dimostrato un certo nervosismo e così, alla domanda cosa ci facessero lì, in quel luogo, hanno dato risposte vaghe e poco credibili. A quel punto gli agenti, intuendo che nascondevano qualcosa, hanno deciso di approfondire la questione ed hanno presto trovato, poco distante, l’auto, una Dacia Sendero, con la quale avevano raggiunto Treviso.

Nel bagagliaio, dentro un sacco, sono stati trovati tre contenitori di tipo alimentare, all’interno dei quali c’era una sostanza liquida di varie sfumature di arancione.

Inizialmente i due giovani hanno fornito risposte diverse circa la natura del liquido. Poi hanno ammesso: «È Dmt, una sostanza allucinogena». Dalle successive perquisizioni è poi emerso che in casa di uno dei due giovani denunciati c’era il kit per solidificare il liquido e cristallizzare il “Dmt” che sarebbe stato poi consumato sia fumandolo che inalandolo. Nel computer è stato trovato un file con le istruzioni per creare la sostanza allucinogena. La polizia ora sta cercando di capire il giro di spaccio che ruotava attorno ai due giovani. Preziose informazioni potrebbero arrivare dai cellulari sequestrati ai due ragazzi.

Nel frattempo, il capo delle volanti Massimo Olivotto, oltre ad esprimere soddisfazione per il lavoro dei suoi agenti, ha manifestato preoccupazione per la diffusione di una sostanza psicotropa dagli effetti devastanti: «È usata per lo sballo e crea danni cerebrali permanenti. Una droga pericolosissima».

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