Donne in camice bianco a Treviso sono il 71%

Il sesso debole è oggi più che mai la forza del servizio sanitario nazionale. Anche a Treviso è tempo di dire addio allo stereotipo che indica l’assistenza sanitaria come prerogativa femminile e la cura come maschile. Stando ai dati dell’ultimo bilancio di mandato dell’Usl 9, che ha monitorato la posizione dei suoi 4.620 dipendenti, la media di presenze femminili in corsia supera il 71%. Un dato di gran lunga superiore alla media nazionale che si ferma poco al di sopra del 64%.
Ostetriche e infermiere le professioni più diffuse all’interno dell’azienda sanitaria, ma il sorpasso si registra anche per i ruoli apicali che si tingono di rosa. È donna una delle più importanti figure della sanità della Marca: Patrizia Benini, designata direttore della Funzione Ospedaliera. L’Ipasvi, Federazione Nazionale Collegi Infermieri ben descrive quanto accade: «Gli uomini perdono terreno in quei settori da sempre loro, per entrare invece in quelli a storica dominanza femminile mentre le donne escono dai settori di specializzazione da sempre più femminili: pediatria, ginecologia, psichiatria, psicologia per inserirsi in ambiti come la chirurgia e la radiologia».
Un trend confermato dalle 60 professioniste che svolgono oggi all’interno dell'Usl 9 un ruolo dirigenziale. Sono ormai lontani i tempi in cui le donne medico si contavano sulle dita di una mano, ad esempio nel 1912, quando fu assunta dall’ospedale trevigiano la prima donna, Nerina Baraldina Ferretti. Ora le donne hanno guadagnato terreno in vari settori. Dalla biologia con Laura Cadorin, alla microbiologia curata da Susanna Pascoli, agli screening con Mariangela Pieno, passando per la genetica medica seguita da Licia Turolla. Coordinano la cardioanestesia e la terapia antalgica rispettivamente Valeria Salandin e Lucia Casagrande. Di raro appannaggio femminile è anche il ruolo ricoperto da Maria Grazia Mazzucco, una delle poche donne in Italia a seguire la neurochirurgia pediatrica. Diciassette infine i primariati: Alessandra Da Re e Marica Costa in amministrazione, Annalisa Visentin, dirigente medico, Maria Cristina Da Mosto per l'otorinolaringoiatria, Liviana Da Dalt in pediatria, Diva Simonetto per la dermatologia, Alessandra Rabassini in radiologia a Oderzo. E ancora Giuseppina Girlando responsabile del servizio igiene degli alimenti e nutrizione, Patrizia Riscica del SerD.3, Federica Nenz per la ginecologia opitergina, Renata Gherlenda dei servizi a elevata integrazione socio sanitaria, finendo con Maria Caterina De Marco, Rosa Maria Santarelli e Angela Taraschi. (v.c.)
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