Domani l’addio a Garbelotto Era il fondatore di Sanagens

Sarà il duomo cittadino, domani, ad accogliere il feretro di Renzo Garbelotto, storico volto del centro, già fondatore della Sanagens e grande cultore della città, per la quale - in seno ad Ascom e in più occasioni - propose pedonalizzazione e parcheggi scambiatori esterni alle mura. Garbelotto è mancato all'età di 90 anni, nei giorni scorsi, lasciando la moglie Annamaria, ex insegnante. Il rito funebre si terrà alle 11.15. Figura attenta e poliedrica, anche negli ultimi anni di vita continuò ad essere parte integrante del dibattito cittadino, in particolare sulle tematiche legate all'urbanistica e al decoro urbano. Fondatore nel 1952 della Sanagens, poi entrata nel gruppo Valleverde, rappresentava uno dei volti storici del commercio cittadino.
Per anni fu presidente del gruppo sanitaristi in seno ad Ascom, realtà in cui fece più volte sentire la propria voce per la pedonalizzazione e, in particolare, fu un grande sostenitore del progetto Perona, insieme di progettualità legate alla pedonalizzazione, al decoro urbano e all'illuminazione del centro storico. Nei primi anni della sua costituzione fu anche simpatizzante del comitato "No aeroporto". Residente nel cuore di Città Giardino, in via Nazario Sauro, fino alla pensione Garbelotto ha avuto in mano la sanitaria tra Calmaggiore e la Galleria Romana. Proprio il disegno dell'attuale Galleria Romana ed il posizionamento della copia della Fontana delle Tette si devono a lui, che più volte propose e si fece artefice in prima persona della rivitalizzazione di quell'angolo magico, a due passi da piazza dei Signori. Un piccolo ma curatissimo angolo pedonale che Garbelotto immaginava anche in altri punti della città, per la quale sosteneva ardentemente la pedonalizzazione.
Ma una pedonalizzazione studiata ed attenta, che non lasciasse spazio ad improvvisazioni e che, viceversa, potesse davvero confermarsi un'attrattiva per trevigiani e non, come volano per il commercio ed allo stesso tempo motivo per aumentare la vivibilità del centro. «È stato un visionario mai soddisfatto», lo ha ricordato Renato Salvadori, ex presidente Ascom Confcommercio Treviso, «Era innamorato della sua Treviso, a cui ha regalato una serie di positive trasformazioni». —
Alessandro bozzi valenti
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