Docente attaccata al Mazzotti Lettera di solidarietà dei prof

I fatti: il 3 maggio scorso alcuni studenti di destra hanno messo in atto un blitz al Mazzotti, per criticare una insegnante bollandola come «sessantottina» e colpevole di trasformare le lezioni in vere e proprie arringhe politiche.

I manifestanti volevano addirittura consegnarle una sorta di «pagella» di critica, ma sono stati bloccati dalla preside dell’istituto. «Vogliamo un insegnamento neutrale», è stato uno degli slogan urlati, tanto che sul posto intervenne una volante della Questura. Il sei maggio, sempre il dirigente del Mazzotti, Anna Durigon, aveva organizzato un incontro con i ragazzi che, supportati da Lotta Studentesca, si erano lamentati dell’«indottrinamento politico» in classe e di faziosità verso la sinistra. Un incontro per placare gli animi.

E, oggi, la lettera aperta sottoscritta dai docenti dell’istituto: «Vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà a una collega che si è sempre distinta per professionalità, correttezza, equilibrio e passione per il proprio lavoro», dicono gli oltre 50 prof firmatari del documento, «che vuole dire anche amore per le persone e attenzione alla loro formazione, in tutte le mansioni che ha svolto e svolge all’interno della scuola. Al di là dell’episodio specifico, ingiustificabile, desideriamo però ribadire che i valori dell’antifascismo, innanzitutto la libertà di pensiero ed espressione, sono alla base della nostra Costituzione e della nostra Repubblica oltre che il fondamento di ogni democrazia». «Il dialogo», continuano i firmatari, «è un tratto distintivo nel nostro lavoro e ciascuno ha il diritto di avere le proprie idee e opinioni e di esprimere il proprio punto di vista; tuttavia siamo fermamente contrari a ogni forma di provocazione e violenza morale, ad atti unilaterali come quello accaduto. Fortunatamente gli studenti che frequentano la nostra scuola esprimono valori e comportamenti apprezzati da tutti».