Ditec, 90 posti a rischio Giovedì vertice a Roma

RONCADE
Per la Ditec, azienda di Quarto d’Altino che occupa anche numerosi operai trevigiani della zona a sud di Treviso (Roncade e Casale in primis), finalmente è arrivata la nuova convocazione a Roma. Il ministero dello Sviluppo ha fissato per giovedì 2 febbraio, alle 10.30, il secondo tavolo di discussione per affrontare la vertenza sullo stabilimento dove sono a rischio 90 posti di lavoro. La notizia è giunta all'apertura dell'assemblea dei dipendenti, che si è tenuta l’altra mattina alla presenza dei vertici sindacali e di tutte le istituzioni locali. L'incontro si è concluso con l' approvazione di un ordine del giorno che impegna i soggetti coinvolti a lavorare «per mantenere la continuità produttiva ed occupazionale dello stabilimento», chiedendo al governo di intervenire sulla multinazionale Assa Abloy perché ritiri il piano di chiusura. «Andremo a Roma per parlare di come lo stabilimento di Quarto possa essere preservato e di come sia possibile creare le condizioni per mantenere i posti di lavoro - avverte Luca Trevisan, della Fiom Cgil - Non siamo interessati a discutere di ammortizzatori sociali». Il sindaco di Quarto, Silvia Conte, ha annunciato per sabato 4 febbraio alle 15.30 una riunione straordinaria del Consiglio comunale, aperto a tutti i lavoratori. Il parlamentino locale approverà un ordine del giorno che poi verrà condiviso con gli altri Comuni. Ieri, all'assemblea, c'erano anche i sindaci Pierantonio Tomasi (Marcon), Bruna Battaglion (Casale sul Sile) e Simonetta Rubinato (Roncade). Proprio la Rubinato, da parlamentare prima firmataria di un'interrogazione al governo, ha aperto una speranza: «Il governo ha ribadito che la volontà è di lavorare per preservare sul territorio la capacità produttiva dell'azienda - ha detto il sindaco Rubinato - ci è stato riferito che ci sarebbe un piccolo margine di ridiscussione della decisione di Assa Abloy che sarà approfondito fino in fondo». Indicazioni negative sono arrivate invece dalla funzionaria della Regione, Paola Fusetti, che ha dato notizia di una lettera inviata dall' assessore Donazzan all'Assa Abloy, il cui amministratore delegato Vargas nella risposta ha ribadito le intenzioni dell'azienda. La trattativa, insomma, si annuncia dura. «Interverrò sul governo perché verifichi la reale situazione finanziaria della società - ha annunciato l'onorevole Rodolfo Viola (Pd) - proponendo nel contempo, con gli altri parlamentari del Pd, disposizioni legislative che pongano vincoli più stringenti alla delocalizzazione delle produzioni e a tutela dei lavoratori». Sostegno ai dipendenti è stato ribadito dalla Provincia di Venezia, con l'assessore Paolino D'Anna e un messaggio recapitato dalla presidente Zaccariotto.
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