Distretto, stop alle vaccinazioni dei bimbi

VEDELAGO. Chiude il distretto sanitario di Vedelago? Non esattamente, l’unico servizio attualmente sospeso – non cancellato – è quello delle vaccinazioni ai bambini, centro prelievi e vaccinazioni agli adulti invece funzionano regolarmente.
Il qui pro quo è stato risolto ieri in un incontro tra la sindaca Cristina Andretta e il direttore generale della Usl 2 Francesco Benazzi. «Ci siamo subito attivati per capire cosa ci fosse di vero su queste indicazioni», spiega la prima cittadina, «anche perché ogni decisione sul distretto deve essere concordata tra Usl e Comune». «L’unica novità è la sospensione temporanea delle vaccinazioni ai bambini», spiega il direttore Benazzi, «per via dell’obbligatorietà di dieci vaccini le prestazioni sono aumentate del trenta per cento e contemporaneamente dobbiamo procedere con un doppio operatore». A imporlo una recente normativa scaturita dal caso di Emanuela Petrillo, l’infermiera trevigiana accusata di non aver eseguito correttamente i vaccini, che ha creato un po’ di scompiglio nell’organizzazione del distretto di Vedelago.
«Stiamo intervenendo a riguardo», assicura Benazzi, «al momento i vaccini possono essere eseguiti a Castelfranco e a Montebelluna, poi torneranno a esserlo anche qui. Ricordo che, come per gli anziani, anche per le mamme che non possono muoversi da casa, è possibile utilizzare il servizio a domicilio». Il chiarimento con Benazzi è avvenuto nell’ambito di un incontro tra il direttore generale dell’Usl e l’Unione della Marca Occidentale che ha avanzato la richiesta di essere rappresentata come tale in seno alla conferenza dei sindaci della Usl. «Questo», spiega il presidente Silvano Marchiori, «anche a seguito dell’unificazione dei servizi sociali dei nostri quattro comuni».
Una strada che Benazzi considera percorribile: «A Camposampiero è già così: l’unione del Camposampierese è rappresentata dal suo direttore e pesa per lo stesso numero dei comuni che la compongono». Rappresentando oltre 30 mila abitanti, l’Unione della Marca Occidentale sederebbe di diritto nel direttivo della conferenza dei sindaci, come Castelfranco e Montebelluna. (d.n.)
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