Disastro della Moby Prince, il superperito è Danilo Coppe di Segusino
Nuovo incarico di prestigio per il professionista trevigiano, che è stato consulente della magistratura anche per la strage di Bologna e che, come esplosivista, si è occupato dell’abbattimento del ponte Morandi a Genova

SEGUSINO. Nuovo incarico di prestigio per il geominerario ed esplosivista segusinese Danilo Coppe, detto "Mister Dinamite". Il professionista trevigiano è infatti uno dei periti incaricati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Firenze di far luce sul disastro della Moby Prince nel quale, poco più di 30 anni fa, la notte del 10 aprile 1991, di fronte alle coste del porto di Livorno, morirono 140 persone tra passeggeri e equipaggio e vi fu un unico sopravvissuto.

La procura di Firenze, che con la Dda ha riaperto le indagini - seguite dal procuratore aggiunto Gabriele Mazzotta - ha assegnato 90 giorni di tempo all’esperto Danilo Coppe per rispondere ai quesiti assegnati. Si vuole sapere se vi siano nuovi elementi a suffragio della tesi della presenza di esplosivi sulla Moby Prince. Coppe riesaminerà tutto il lavoro svolto finora dai vari consulenti che si sono susseguiti. Ma poiché vi sono ancora diversi reperti custoditi dalla magistratura di Livorno, il geominerario che, fra l'altro, fu incaricato di abbattere con l'esplosivo il troncone del Ponte Morandi a Genova, potrà esaminare quei resti o cercarne altri.
Oltre ad occuparsi di demolizioni, Danilo Coppe è docente del Master di analisi chimiche presso l'Università di Bologna ed è il Presidente dell'IRE (Istituto Ricerche Esplosivistiche). Un curriculum che lo ha portato a ricoprire in più occasioni il ruolo di consulente speciale delle forze dell’ordine e per l'esercito. A tutto ciò si aggiunge quello di perito forense per la magistratura. Tra l’altro, gli è stato conferito l'incarico di effettuare una nuova perizia sugli esplosivi utilizzati in una delle pagine più nere della storia d'Italia: il tragico 2 agosto 1980 della "Strage di Bologna".
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