Differenziata, condòmini contro i bidoni

Le resistenze sono in gran parte legate alle dimensioni dei bidoni: molti trevigiani del capoluogo non hanno ancora digerito l’arrivo della raccolta differenziata porta a porta, ossia “spinta”, e lo hanno fatto chiaramente capire durante l’incontro che si è tenuto mercoledì sera al Sant’Artemio.
Il bidone dove lo metto. Ma, aldilà delle domande su dove conferire ogni rifiuti, in molti si sono chiesti dove mettere i bidoni. «Abito in via Ghirlanda, in un complesso di 120 appartamenti: nei giorni di raccolta sarà un casino», è sbottato un cittadino presente all’incontro nella sede della Provincia. Ma altri problemi vengono segnalati al Biscione, nel quartiere di San Paolo: in questo caso di spazi comuni non ce ne sono, e chi si prende i bidoni non sa proprio dove metterli. «I bidoni vengono depositati nelle cantinette o in alcuni casi in garage», sostiene consigliere comunale leghista Mario Conte, «anche perché le dimensioni degli stessi non consentono il deposito nei terrazzini di pertinenza. Oltre a occupare spazi importanti prima destinati a magazzini, i cittadini si trovano nella situazione di dover affrontare delle ripide rampe per portare i bidoni nei piazzali pubblici sul retro del condomìni, area indicata da Contarina». Sono moltissime le segnalazioni di questo genere, anche perché Contarina inizialmente consegna i bidoni grandi, anche nelle situazioni in cui quelli piccoli sarebbero più adatti: «Basta fare le richieste e poi verranno cambiati», assicura però Franco Zanata, presidente di Contarina, «Solleciterò a rispondere rapidamente a queste richieste. Abbiamo scelto di dare inizialmente i bidoni standard perché non possiamo conoscere ogni situazione a prescindere».
Distribuzione contestata. Il motivo del contendere è proprio nell’organizzazione della distribuzione. Ci sono alcune situazioni, come il Biscione, in cui anche sulla carta sarebbe stato facile capire che i bidoni grandi avrebbero comportato problemi. Oltre ai due contenitori di diverse dimensioni, esiste una terza opzione che però nel corso delle assemblee non è ancora stata presentata.
Ecco i bidoncini. Contarina ha infatti ideato dei bidoni impilabili in verticale che occupano lo spazio di una mattonella. Hanno l’apertura laterale, per evitare che ogni volta si debbano spostare per inserirvi i rifiuti. «In città come Castelfranco, in cui i condomìni sono diffusi, abbiamo provato soluzione diverse ai bidoni individuali», spiega Zanata, «C’erano dei cassonetti condominiali, ma il risultato era che chi faceva bene la differenziata pagava per chi invece buttava dentro di tutto». Molti cittadini poi sono preoccupati che nelle zone comuni dei condomini, nei giorni di raccolta, ci si trovi di fronte a una distesa di bidoni. “Non succederà. L’esperienza in tutti gli altri Comuni ci insegna che saranno al massimo un quinto a consegnare la spazzatura lo stesso giorno di raccolta», conclude Zanata. Carroccio all’attacco. Ma sul punto anche la consigliere Petra De Zanet della Lista Gentilini attacca Contarina: «Il Comune ha toppato», sostiene, «di ogni via l’anagrafe sa vita, morte e miracoli. Ci sono persone che non possono tenere i bidoni grandi, come i single in monolocali o miniappartamenti. Però non sono stati tenuti nemmeno in considerazione». Nei prossimi giorni la raccolta differenziata prenderà completamente il via anche a Santa Bona. Poi, a febbraio, dovrebbe raggiungere anche i quartieri di San Pelajo, Santa Maria del Rovere e Selvana. A Marzo toccherà invece a Fiera e alla zona sud con i quartieri di Sant’Antonino, San Zeno e San Lazzaro.
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