Diadora corre in rosa Un team a New York per la maratona

L’azienda di Caerano al via con una squadra di venti atlete Le ragazze scelte da un web contest e allenate da Bordin
CAERANO. Alla maratona di New York, in programma domenica, correrà anche Diadora, con un team di venti atlete ingaggiate con un concorso sui social e allenate per otto mesi da Gelindo Bordin, leggenda dell’atletica e responsabile marketing della sezione running dell’azienda di Caerano. Una squadra tutta in rosa o quasi, perché ad affiancare le venti vincitrici del contest sarà il presidente e amministratore delegato di Diadora, Enrico Moretti Polegato.


Il team in queste ore è in arrivo nella Grande Mela, pronto per allenarsi a Central Park. La storia è iniziata più di un anno fa con un hashtag lanciato da Diadora: #RuntoNYC, letteralmente «Corri a New York». Un concorso sul web, aperto a sole atlete donna, in cui le aspiranti maratonete dovevano promuoversi con un messaggio o una fotografia. Le più votate dagli utenti social si sono aggiudicate il biglietto per New York e la pettorina per una delle maratone più importanti al mondo. «Lo sport è parte fondamentale dell’identità Diadora» spiega il presidente Enrico Polegato, «crediamo nello sviluppo dello sport femminile, basti pensare ai tanti traguardi internazionali raggiunti dallo sport “in rosa” negli ultimi anni. Abbiamo cercato, quindi, di mettere in piedi un’operazione per avvicinarci a questo mondo, e avendo una forte presenza sui social, cui si è aggiunta la collaborazione con Bordin, ci è venuto in mente di organizzare un web contest. Le atlete dovevano postare un messaggio in cui spiegassero perché volevano andare a New York, e le più votate sono state scelte».


Dal momento della “convocazione” in poi, tutto è stato terribilmente serio. Perché una maratona non si improvvisa. Sotto la guida di Bordin, quindi, le venti atlete sono diventate squadra, hanno sopportato duri allenamenti, meeting e ritiri, infine si sono imbarcate per gli States. Anche per il presidente Polegato si tratta della prima maratona. Non si tratta di un’iniziativa commerciale, sebbene Diadora si stia avvicinando, dal punto di vista strategico, al mondo del running e dello sport femminile, con linee di prodotto dedicate. «In questo caso si tratta di un’iniziativa legata soltanto ai valori storici dell’azienda, al concetto di sport come momento per stare insieme e stare bene» spiega Polegato, «e poi il running va forte perché è immediato e alla portata di tutti. Si può praticare in qualsiasi momento: anche se ho agende fitte e viaggio in diverse parti del mondo, mi basta una maglietta e un paio di scarpe per iniziare ad allenarmi».


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