Deposito di parquet in fiamme: è giallo

CONEGLIANO. Pioveva. Pioveva forte, tanto che nel resto della Marca l’emergenza vera era quella dell’alluvione. Ma a Ogliano nulla è riuscito ad arginare le fiamme. Divampate con una ferocia tale da divorare dall’interno, e poi squarciare anche i muri, di un magazzino che conteneva parquet e macchinari, strumentazioni e attrezzi. Tutto è andato completamente distrutto. E non è ancora chiaro come abbiano potuto prendere fuoco gli oltre 500 metri quadrati di deposito coperto sotto i quali erano stivate assi di legno, parquet finito e da lavorare, legnami di varia natura oltre ad attrezzi e altri strumenti di lavori.
Il rogo è scoppiato alle 3 di notte, in via Cal delle Rive a Conegliano, nella frazione di Ogliano. Le fiamme si sono levate altissime richiamando sul posto i pompieri di zona, supportati dalle squadre inviate da Vittorio Veneto e Treviso. Lunghissimo e difficoltoso il lavoro per spegnere l’incendio sul quale hanno lavorato per ore gli uomini del nucleo di polizia giudiziaria dei vigili del fuoco.
Saranno loro infatti a stabilire se l’incendio sia dovuto a un corto circuito o se invece sia scoppiato perchè appiccato da altri. Un’ipotesi che, con il passare delle ore, pare sempre più probabile. Il deposito, la cui copertura è crollata a causa del fuoco, è intestato a due ditte di Conegliano.
Disperato un dei titolari delle due aziende, Sergio Damian, responsabile de “Il Legno”: «Non mi capacito di come sia potuto accadere», sono le parole dell’imprenditore, «forse si tratta di un cortocircuito, anche se non riesco a capire da dove possa esser scaturito, oppure da un cumulo di stracci pieni d’olio che potrebbero aver fatto autocombustione. Ma sono solo ipotesi mie. Il dolo? Non credo, non ho mai avuto problemi con nessuno». Damian è in affitto nello stabilimento da oltre 20 anni.
Non c’è un custode, si va a turno a vedere che sia tutto in regola. Lui non ci andava da giorni: «Siamo a terra, è un vero dramma per noi. Il danno è da quantificare, ma si tratta certamente di una cifra ingente. Non andavo al deposito da qualche giorno, mai avrei immaginato di tornarci in questa situazione». I vigili del fuoco hanno anche scoperto che la copertura del tetto era costruita parzialmente con dell’amianto. La pioggia, comunque, ha annullato l’effetto inquinante del rogo, quindi non ci sono problemi per la popolazione. Difficile che vengano emesse ordinanze ad hoc per la bonifica dell’area, che è comunque iniziata già ieri grazie ai vigili del fuoco. Resta da spiegare come il deposito sia andato a fuoco nonostante la pesante ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Marca.
GUARDA LE FOTO DELL’INCENDIO
AL DEPOSITO DI OGLIANO
WWW.TRIBUNATREVISO.IT
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso