Dengue, quattro casi in un solo mese Scatta la disinfestazione anti-zanzare

Un coneglianese colpito daDengue, la febbre spaccaossa: è il quarto caso in provincia di Treviso nel mese di luglio. Il ragazzo è ricoverato all’ospedale Santa Maria dei Battuti. «Le sue condizioni sono buone, ma il rischio che possa esserci qualche complicazione c’è ancora, per questo verrà tenuto in osservazione», spiega la dottoressa Ester Chermaz del dipartimento di Prevenzione. Altri tre pazienti sono invece in cura al Ca’ Foncello con la stessa diagnosi. Non c’è correlazione tra i casi, ma tutti hanno contratto la malattia dopo un viaggio in Estremo Oriente dove il virus, che viene veicolato dalle zanzare tropicali, è endemico.
La prevenzione
Per evitare la diffusione della Dengue a livello locale, l’Usl 2 ha predisposto una campagna massiva di disinfestazione nell’area in cui risiede il ragazzo coneglianese. Nelle scorse ore il Comune di Conegliano ha provveduto a effettuare «un’urgente e indifferibile» disinfestazione in via Vecchia Trevigiana e via VII Reggimento Alpini a Parè, visto che lì è stata accertata la presenza di zanzare Aedes albopictus (zanzara tigre) potenziali vettori della Dengue. Inoltre, l’Usl di Marca procederà a effettuare per due settimane i campionamenti delle zanzare presenti nella zona di residenza del contagiato, come previsto dal Piano regionale di lotta ai vettori. Il giovane ricoverato al Santa Maria dei Battuti ha contratto la malattia durante un soggiorno nel Sud est asiatico e ha iniziato a stare male una volta rientrato in Italia. Qui potrebbe essere stato punto da una zanzara, divenuta potenziale vettore della malattia anche nella Marca. Lunedì 23 luglio i primi sintomi: febbre alta, mal di testa e dolori articolari. Quando è arrivato al Pronto Soccorso i medici hanno decretato l’immediato ricovero. La diagnosi definitiva arriverà domani ma è quasi certo che si tratti di Dengue.
L’allarme
Questo è il quarto caso nell’arco di un mese. Al Ca’ Foncello ci sono altri tre pazienti colpiti da Dengue dopo un viaggo in Asia. «Si tratta di Dengue da importazione, contratta in Nuova Guinea e in altre aree dell’Estremo Oriente», dice il dottor Pier Giorgio Scotton, primario di Malattie Infettive. Non esiste una cura per la Degue, ma solo la possibilità di monitorarne gli sviluppi. L’Usl di Marca invita tutti i cittadini a osservare qualche semplice accorgimento domestico per evitare la proliferazione degli insetti e il rischio di punture.
i rimedi
«I Comuni sono invitati a fare la disinfestazione dei tombini pubblici ma anche i privati devono prestare attenzione», conclude la dottoressa Chermaz, «vanno eliminati i ristagni d’acqua di sottovasi e contenitori ed è bene introdurre nei tombini di casa una pastiglia di insetticida biologico ogni mese e mezzo, così da evitare la nascita di zanzare. Per proteggersi dalle punture esistono in commercio numerosi repellenti da spruzzare sulla cute». —
Valentina Calzavara
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