Denaro non dichiarato, all’aeroporto di Treviso intercettati 1,3 milioni in un anno

63 passeggeri segnalati dalle Dogane e dalle Fiamme Gialle nel corso del 2023. Raddoppiata la cifra intercettata rispetto all’anno prima. 

I controlli della Finanza all'aeroporto di Treviso
I controlli della Finanza all'aeroporto di Treviso

Nel corso del 2023 all’aeroporto Canova di Treviso i funzionari delle Dogane e le Fiamme Gialle hanno intercettato 1.312.000 euro e sanzionato 63 persone per violazioni della normativa sulla circolazione transfrontaliera di denaro contante. Tale normativa prevede che prima di un viaggio venga compilata una specifica dichiarazione doganale nel caso di trasportino almeno 10mila euro.

Nel 2022 i controlli finalizzati al monitoraggio del traffico di valuta e al contrasto del riciclaggio hanno portato alla constatazione di valuta al seguito per 477 mila euro e 31 violazioni, con un raddoppio quindi nel 2023. Le analisi di rischio effettuate all’Ufficio delle Dogane di Treviso e dal Gruppo della Guardia di Finanza, anche grazie al protocollo d’intesa siglato nell’aprile 2023, permettono di esaminare costantemente le tratte aeree in rapporto ai flussi dei passeggeri di cui vengono approfondite le peculiarità, prima di procedere all’ispezione del denaro portato al seguito.

Le modalità di occultamento più comuni tra gli indumenti e nei bagagli non sono in grado di eludere il dispositivo di vigilanza e il fiuto delle unità cinofile antivaluta “cash dog”. In caso di violazione, oltre alle contestazioni amministrative, vengono effettuati specifici approfondimenti finalizzati a riscontrare la coerenza dei dati reddituali e patrimoniali con l’ammontare della valuta trovata in possesso dei viaggiatori controllati, verificando se siano oggetto di segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio, percettori di reddito di cittadinanza o di emergenza, o beneficiari di alloggi popolari o in emergenza abitativa o ancora di altre prestazioni sociali.

Otto gli italiani scoperti a violare la normativa, quindici rumeni, sei albanesi, quattro moldavi, tre polacchi, tre greci e altri da provenienze diverse. 

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