Del Piero: «Forza San Vendemiano»

SAN VENDEMIANO. «Forza San Vendemiano!», è con questo incitamento che Alessandro Del Piero ha voluto salutare i suoi amici del Calcio San Vendemiano, che si sono ritrovati sabato per celebrare la storia della società biancorossa. Il campione di Saccon ha telefonato in diretta durante la cena che si è svolta sabato nell'oratorio parrocchiale, per la "rimpatriata" di giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi di quasi cinquant'anni dell'A. C. San Vendemiano. Ha registrato inoltre un videomessaggio per l'occasione. «Fate parte di qualcosa di storico e di unico, sono felice di averne fatto anch'io parte», ha detto Alessandro, che ha registrato il filmato mentre si trovava in viaggio in aereo, «conservo ancora con grande affetto i momenti passati insieme». Del Piero aveva 13 anni, quando lasciò San Vendemiano per andare a giocare nelle giovanili del Padova, era il 1988. Ma non ha mai dimenticato le sue origini, il suo primo "maestro", il mister Umberto Prestia, i suoi amici e compagni quand'era bambino. «Tra di voi ci sono molti miei amici ed ex compagni e molte persone che mi hanno aiutato e hanno condiviso tanti passaggi della mia vita», ha aggiunto Ale. «Mi raccomando piano con il vino», ha detto in conclusione con il sorriso sulle labbra, «speriamo di vederci presto e forza San Vendemiano». Con una lettera invece il primo presidente, Eugenio De Ronchi, oggi novantaduenne, fondatore nel 1966 dell'A. C. San Vendemiano, ha salutato la compagnia. Non è potuto essere presente perché infermo, ma con il cuore lui c'era sicuramente. «La squadra era la mia seconda famiglia, i giocatori come miei figli, e i collaboratori come miei fratelli», recita un passo della lettera, accolta con un lungo e commosso applauso dalle quattrocento persone presenti alla rimpatriata. «Vorrei tanto che chi può venisse a trovarmi per rivivere insieme quei bei ricordi», ha scritto l'amato primo presidente De Ronchi.
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