De’ Longhi guida le top di Marca: gli imprenditori a confronto

TREVISO. De’ Longhi guida la classifica delle Top 500 della provincia di Treviso alla luce dei bilanci del 2015. È una conferma della posizione degli anni precedenti, rafforzata da un aumento di fatturato che porta l’azienda trevigiana guidata da Fabio De’ Longhi a 1,8 miliardi di ricavi.
Immutate anche le altre prime posizioni, che vedono nell’ordine Permasteelisa, Benetton Group e Lir, la finanziaria di Geox e Diadora della famiglia Polegato. Risultati in crescita per tutti tra le top. Tra le prime dieci si segnalano Massimo Zanetti Beverage, Zoppas Finanziaria e Zoppas Industries, Asco Holding, Global Garden e Progest.
Di “stagione di crescita” si parla infatti fin dal titolo dell’inserto di 48 pagine, in regalo venerdì con la tribuna di Treviso.
Top 500 fotografa lo stato di salute dell'economia trevigiana rappresentata dalle prime 500 imprese considerate in base ai fatturati del 2015.
Il segnale è chiaro: crescita. I dati registrano che il «cammino lento» - come lo definisce Daniele Marini nel suo commento - continua verso il consolidamento delle imprese ormai fuori dal tunnel della crisi, il ritorno ai ricavi e in moltissimi casi anche all'utile.
Dal lavoro di raccolta e analisi condotto da Pricewaterhouse Coopers e dall'università Ca' Foscari di Venezia emerge come l'aggregato dei bilanci delle prime 500 imprese del 2015 (come si trattasse di un'unica, poliedrica azienda che opera in diversi settori) mostri l'immagine di un'impresa con 31,7 miliardi di euro di ricavi, con 31,1 miliardi di totale attivo e con un utile netto aggregato di 784 milioni di euro.
Il senso del percorso effettuato dagli imprenditori trevigiani negli anni della crisi più dura è raccontato dalla sequenza dei titoli che hanno marcato la serie storica delle edizioni di Top 500 dal 2012 al 2015.
Dal primo "In mezzo al guado", alla “Sfida globale", quindi "I conti tornano" fino alla "Stagione di crescita": è la fotografia dell'evoluzione verso una ripresa più solida, come raccontano Nicola Anzivino e Ugo Sostero nell’analisi di apertura; e tuttavia ancora incerta, come sottolinea prudentemente la presidente di Unindustria, Maria Cristina Piovesana.
Se buona parte del mondo economico preso in considerazione mostra forti segnali positivi, resta una realtà frammentata. La crisi non è passata nello stesso modo per tutti. Non solo. Il futuro resta carico di incognite davanti alle dinamiche dei mercati e all’irruzione di nuove strumentazioni tecnologiche e digitali.
L'inserto della "tribuna", come nelle precedenti tre edizioni, oltre alla classifica proporrà uno sguardo interessante sul mondo imprenditoriale.
L'analisi complessiva dell'andamento 2015 è schematizzato da undici grafici, settore per settore; seguono interviste con la presidente di Unindustria, Maria Cristina Piovesana, e l'economista Luigi Zingales; quindi la carrellata sui dieci comparti, ognuno accompagnato dalla tabella delle Top 10, dall'analisi di comparto e dalle storie che raccontano, con la voce di donne e uomini delle imprese, le novità, le tendenze e le performance più interessanti.
L'inserto sarà in regalo con la tribuna del 3 febbraio. Ad aprire il convegno di presentazione dello studio Paolo Possamai, direttore della tribuna, e Filippo Zagagnin di PwC.
Dopo il saluto del prefetto Laura Lega, l'analisi è toccata a Nicola Anzivino, partner PwC, e Moreno Mancin, ricercatore di Economia aziendale al dipartimento di Management dell'università Ca' Foscari di Venezia. La tavola rotonda successiva, moderata da Paolo Possamai, vedrà la partecipazione di Walter Bertin, presidente di Labomar Srl; Fausto Pinarello, presidente di Pinarello cicli Spa; Alberto Zanatta, presidente di Tecnica Group Spa; Fabrizio Zanetti, presidente di Hausbrandt Trieste 1892 Spa.Intervenuta anche Maria Cristina Piovesana, presidente di Unindustria Treviso.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso