Dall’Armi, Lennon, Mazzini È corsa al nome per la piazza

Città in fermento sulla toponomastica dello spazio quasi ultimato che prende il posto del corso Lo storico De Bortoli: «Teniamo lo stesso nome». Il notaio Parolin: «Attenti ai disagi burocratici»
Di Enzo Favero
Borghesi Montebelluna Giovanni Battista Dall'Armi
Borghesi Montebelluna Giovanni Battista Dall'Armi

MONTEBELLUNA. «Se vogliamo evitare tanti disagi alle attività economiche presenti lungo l'area pedonalizzata, chiamamola semplicemente Largo Mazzini, così saranno evitati tanti disagi burocratici a chi abita o lavora in quel tratto di corso Mazzini che è stato pedonalizzato. D’altronde più che una piazza è un largo»: così Lucio De Bortoli, storico ed ex assessore alla cultura, cerca di dare un suggerimento che tagli la testa al toro nella gara a inventare nomi per la nuova piazza cittadina. Perché da giorni in città in tanti si confrontano proponendo nomi e chiedendo consultazioni popolari per vedere come chiamare quel luogo. Anche Lucio De Bortoli, se un nome nuovo deve essere per forza dato, ha una sua idea: dedicarla al commissario prefettizio che ha retto la città di Montebelluna dal novembre del 1917 fino alla fine della guerra, ossia il capitano Vincenzo Merricone. «Ma non voglio buttare alcun nome in quella che mi sembra quasi una mischia -dice lo storico- sarebbe poi un nome che andrebbe assolutamente spiegato, perché tutti si chiederebbero chi è tranne quelli che hanno letto il libro. Meglio evitare disagi alla gente e fermarci a Largo Mazzini così la gente non dovrà fare le corse a cambiare indirizzi nei documenti, nelle partite iva, nel conto corrente e in tutti gli altri incartamenti previsti dalla burocrazia». Una idea, questa di evitare cambi di indirizzo, che sta facendo sempre più capolino a contrastare il fiorire dei nomi più diversi: da quello di John Lennon a quello che richiama la Serenissima. «Con la nuova piazza corso Mazzini è stato diviso in due tronconi -evidenzia il notaio Battista Parolin- che faranno? Manterranno i numeri civici esistenti saltando quelli che ci sono nell'attuale piazza? O sarà rifatta tutta la numerazione? C'è poi il problema dei numeri civici delle attività e delle residenze, i cui titolari si vedrebbero costretti ad apportare le variazioni di denominazione e di numerazione sia su documenti personali sia su quella quasi infinita documentazione che la nostra lenta e congestionata burocrazia impone sia tenuta aggiornata, sia infine sugli indirizzari distribuiti a clienti, fornitori, e destinatari vari. A suo tempo i progettisti hanno tenuto presente quanto disagio e quante pesanti e numerose incombenze burocratiche sarebbero derivate ai cittadini di quella zona»? Anche il notaio Parolin, se nome nuovo deve essere, ha una sua idea: quella di intitolarla a Dall'Armi, che con la sparizione della piazzetta davanti alla banca, assorbita nella nuova piazza, non dà più il nome ad alcuna piazza o via. «Tra i personaggi storici di Montebelluna -afferma Parolin- mi sovviene soprattutto il nominativo di chi concepì e realizzò il centro urbano della nostra città, l’ingegner Dall’Armi al quasi si farebbe onore intitolare la piazza recentemente realizzata».

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