«Dalla centrale Terna al nuovo nunicipio ecco i 5 punti neri che minacciano Salgareda»

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Si fa rovente il clima a Salgareda, dove nasce un comitato di cittadini contro la politica urbanistica dell’amministrazione comunale. Sono già circa 250 gli aderenti al gruppo, tra cittadini e associazioni, che in questi giorni hanno distribuito un volantino con cinque opere che fanno temere molti abitanti per il futuro del paese. «Abbiamo attuato una raccolta di firme per sensibilizzare l’amministrazione comunale di Salgareda, e in particolare il sindaco, sulla necessità di procedere con una politica urbanistica tesa a tutelare la salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio», ha dichiarato la dottoressa Birgit Stangl referente del comitato ed ex consigliera di minoranza di Obiettivo Salgareda.
Il gruppo chiede un repentino cambio di rotta per le prese di posizione pubbliche e per la politica urbanistica attuata in questo anno dall’amministrazione guidata dal primo cittadino Andrea Favaretto, giunto al secondo mandato. Tra i cinque punti vi è la realizzazione della centrale elettrica da 9 ettari in via Chiodo, per la costruzione da parte di Terna di un elettrodotto che collegherà la Slovenia con l’Italia. Ha sottolineato la dottoressa Stangl: «Questa la scaletta dei lavori annunciata: 2021 avvio attività, 2024 cantierizzazione, 2027 completamento». Un’opera che non è soggetta al volere del Comune, come aveva spiegato nei mesi scorsi il primo cittadino. «Tra i punti individuati vi è poi la richiesta della Novaglass, del gruppo Soprema, che punta ad aumentare la produttività del 30% grazie ad un ampliamento che si sviluppa su oltre 21mila metri quadrati, trasformando un’area agricola ora adibita a parco privato», ha proseguito la dottoressa Stangl, «Con la delibera del consiglio del 21 novembre 2018 il Comune aveva sancito il trasferimento dell’azienda, classificata industria insalubre di classe uno, per collocarla lontano da insediamenti abitati, scuole, impianti sportivi. Ora una clamorosa retromarcia».
Altro punto dolente per il gruppo e pilastro fondamentale del programma elettorale presentato dal sindaco Favaretto durante tutta la campagna elettorale dello scorso anno, è la realizzazione di un nuovo municipio. « Le comunicazioni di avvio del procedimento di esproprio sul terreno in cui si vorrebbe edificare il nuovo municipio in centro stanno arrivando ai proprietari interessati», ha concluso l’ex consigliera, «Il mittente è il Comune che punta a rigenerare in questo modo il centro del capoluogo. Una scelta che non è stata condivisa con la popolazione e che va a impegnare diversi milioni di euro per un’opera di cui non si sente la necessità. La sede municipale attuale ha circa 120 anni di storia ed è adeguata alle esigenze dei cittadini: basta ammodernarla, oltre a rappresentare l’identità della comunità: meglio spendere i soldi di questa stessa comunità per la ristrutturazione delle scuole, per il potenziamento dei servizi sociali, per lo sviluppo della Rete, per il sostegno alle imprese commerciali».
«Risponderò punto per punto alle perplessità dell’ex consigliera nel consiglio per l’assestamento del bilancio nella seconda metà di luglio, l’aspetto», ha replicato Favaretto. Gli altri due punti al centro della discussione sono la stazione di servizio e autolavaggio in centro urbano e l'ampliamento della azienda 3B, con altra acquisizione di ettari. —
gloria girardini
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