Da Vittorio a Venezia su treni elettrificati, sopralluogo di Zaia: pronti entro il 2019

VITTORIO VENETO. Dal 2019 la città sarà collegata direttamente con Venezia e i viaggiatori impiegheranno 15 minuti meno di oggi. Fra un anno, infatti, sarà elettrificata la ferrovia tra Conegliano e Vittorio Veneto, fra due l’anello basso delle Dolomiti. Anello che salendo da Conegliano arriverà a Belluno per poi scendere a Feltre e Montebelluna, per diramarsi poi verso Treviso, da una parte e Castelfranco Veneto, dall’altra. Ben 180 chilometri di linee elettrificate, percorribili dagli elettrotreni più moderni, I primi cantieri sono già in corso e prevedono un investimento di 30 milioni di euro per elettrificare la Bassano-Cittadella-Camposampiero, la Castelfranco-Montebelluna e la Conegliano-Vittorio Veneto. Per la seconda fase si attende il via delle Commissioni Parlamentari al Contratto di Programma tra Ministero delle infrastrutture ed RFI, già approvato dal Cipe.
«Saranno altri 200 milioni circa» anticipa Luca Zaia, presidente della Regione, che, accompagnato dall’assessore ai trasporti, Elisa De Berti e dal responsabile della Direzione Ingegneria Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Giuseppe Albanese, ha fatto ieri un sopralluogo al cantiere aperto in prossimità della stazione di Soffratta a Vittorio Veneto, al quale hanno partecipato anche il direttore territoriale Produzione Venezia di RFI, Diego Angelini e i sindaci di Vittorio Veneto, Roberto Tonon e di Conegliano, Fabio Chies. I 200 milioni si riferiscono alle tratte Montebelluna-Feltre-Belluno, Treviso-Montebelluna e Vittorio Veneto-Belluno.

Sia Zaia che Albanese hanno assicurato che entro la conclusione del 2020, quindi per i Mondiali di sci di Cortina del 2021, la rete sarà elettrificata fino a Belluno. I cantieri sulla Conegliano-Vittorio Veneto sono stati aperti alla fine dello scorso mese di giugno, chiuderanno il prossimo 8 settembre e riprenderanno l’estate prossima. L’ing. Albanese ha spiegato che gli interventi riguardano principalmente l’abbassamento del piano del ferro di 50 centimetri (effettuando uno scavo profondo circa un metro lungo il tratto di linea interessato), l’adeguamento delle sagome delle gallerie Salsa 1 e Salsa 2, la realizzazione di sottostazioni e cabine elettriche, il posizionamento dei plinti di fondazione per la successiva installazione dei pali di sostegno della linea elettrica. Il prossimo anno sarà demolito e rifatto il sovrapasso di via Lioni, a Ceneda, e in stazione a Vittorio Veneto sarà costruito il sottopasso che sbucherà al parco Fenderle. I marciapiedi ferroviari saranno dotati anche di pensiline. «Altri chiacchierano, noi facciamo – ha sottolineato Zaia – e questo straordinario intervento va ad aggiungersi agli altri che stiamo inanellando in pochi anni per modernizzare nel suo complesso il trasporto su rotaia nel Veneto, potenziando le infrastrutture e svecchiando sensibilmente il materiale rotabile. Con l’elettrificazione diciamo addio ai vecchi, lenti ed inquinanti treni diesel, rispristiniamo linee dirette come quelle tra Belluno e Venezia e tra Belluno e Padova, eliminando le rotture di carico a Conegliano e Montebelluna e riducendo i tempi di percorrenza».

I treni da e per Venezia, infatti, arriveranno e partiranno da Vittorio Veneto. Completato l’anello, scatteranno i treni cadenzati. «Ci eravamo impegnati a superare i problemi determinati dalle rotture di carico e ora stiamo mantenendo la promessa – ha dichiarato De Berti -. Belluno, in particolare, tornerà a essere più vicina al resto del Veneto e ci stiamo facendo trovare pronti per i mondiali di sci Cortina 2021». L’assessore ha pure confermato che progressivamente saranno eliminati i passaggi a livello e verrà istituito il ‘biglietto unico’ prevista entro il 2020, «fatti che rappresentano una vera e propria rivoluzione del sistema dei trasporti su ferro nel Veneto». —
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