«Da vent’anni vivo tra orsi e lupi ecco cosa non bisogna mai fare»

Chiarastella Feder, faunista trevigiana, si occupa della convivenza tra uomo e fiere in Canada «Le belve sono stomaci che corrono veloci su quattro zampe, noi su due. Inutile scappare» 
(ARCHIVIO) Un orso in Trentino, in una immagine di archivio. ANSA/UFF STAMPA PAT ++NO SALES, EDITORIAL USE ONLY++
(ARCHIVIO) Un orso in Trentino, in una immagine di archivio. ANSA/UFF STAMPA PAT ++NO SALES, EDITORIAL USE ONLY++

l’intervista

Che differenza c’è tra un orso, un lupo e l’uomo?

«Gli animali hanno uno stomaco che viaggia su quattro zampe. Quello dell’uomo cammina, qualche volta corre, solo su due».

È la risposta della faunista Chiarastella Feder, trevigiana, canadese d’adozione. Si trova nella Marca dall’inizio del lockdown e aspetta di ritornare sulle Montagne Rocciose nell’Alberta, per “accompagnare” i residenti attraverso la convivenza con i grandi carnivori, dagli orsi ai lupi, dai puma ai coyote. Professione che Chiarastella svolge da vent’anni. Incuriosita, vuol saperne di più dell’aggressione di un plantigrado a padre e figlio in Trentino. Chi ha aggredito chi? «Di solito – confida – l’orso non aggredisce, a meno che non sia pesantemente disturbato o abbia tanta fame».

Per qualche anno il grande carnivoro ha bivaccato in Cansiglio, è sceso anche nella Vallata, si è spinto tra i vigneti di prosecco del Felettano: Se tornasse, sarebbe possibile coviverci? E, in ogni caso, adesso non mancano i lupi. Ha mai dato il benvenuto a orsi o lupi?

«Parecchie volte. Ne ho addormentati davvero tanti per “collararli”, in modo da poterli seguire via radio».

Mai stata aggredita?

«No, però tre persone che conoscevo, tra cui un’amica, sono state uccise da orsi».

Perché dice che lo stomaco fa la differenza tra l’uomo e l’animale?

«Perché il grande carnivoro è tranquillo quando non ha fame mentre se va a caccia, e si sente aggredito, reagisce. E ha una velocità superiore a quella dell’uomo».

Negli ultimi fine settimana c’è stato l’assalto di escursionisti, o semplici turisti, all’altopiano del Cansiglio e al massiccio del Grappa. Qui risiedono branchi ormai stabili di lupi. Nel passato c’è stato, ripetutamente, l’orso. Quali precauzioni prendere?

«Innanzitutto è meglio uscire in gruppo. E se si cammina o si fa footing da soli, è sconsigliabile l’auricolare. Se si incrocia un carnivoro, è saggio non correre e non voltare le spalle all’animale».

C’è chi passeggia lungo i sentieri della Pedemontana lasciando libero il cane d’accompagnamento affinché avverta in tempo dell’eventuale pericolo.

«Sbagliato. Il carnivoro è un predatore e quando vede un cagnolino lo insegue. Il cane scappa e di solito torna dal suo padrone. Il pericolo c’è tutto e quindi è meglio tenerlo al guinzaglio».

L’orso o il lupo vanno guardati negli occhi?

«È meglio di no».

In caso di pericolo, in Canada si possono uccidere?

«Sì, la caccia è ammessa, quindi anche l’autodifesa. Solo l’orso grizzly ha una qualche forma di protezione perché nella nostra provincia è presente con 60 esemplari soltanto. Certo, la caccia non è libera, gli animali da abbattere sono pianificati come numero».

Gli allevatori hanno qualche forma particolare di protezione?

«Dispongono, come qui in Veneto, di fondi per dotarsi di recinti e di altri dispositivi di sicurezza, compresi i cani da guardia. Inoltre vengono anche indennizzati. Ci sono però disposizioni di legge che impediscono, in determinati territori molto frequentati dai carnivori, di allevare del bestiame. Anche queste misure fanno parte di quel contesto di convivenza che insieme si cerca di promuovere».

Ma è veramente possibile convivere con orsi, lupi, puma?

«La difficoltà è soprattutto culturale. Non è infatti facile comprendere che la presenza del grande carnivoro, in determinati ambienti, è fonte di un equilibrio naturale. Occorrono poi comportamenti conseguenti: chi abita in questi territori sa che deve rinunciare a parte della sua libertà. O meglio, sa che deve coniugarla con la libertà dell’animale».

Lei si è mai nutrita di carne d’orso o di lupo?

«Ho qualche dubbio che siano davvero commestibili ma so che qualcuno le mangia».

Perché, dunque, è permessa la caccia all’orso e agli altri carnivori in Canada?

«Non tanto per la carne quanto per le pelli che sono molto apprezzate».

Si è mai chiesta perché il lupo o l’orso preferiscano gli ovini o i bovini ai cervidi? Dalle nostre parti, il lupo quasi ogni settimana entra in qualche stalla o in qualche recinto e fa strage.

«Anche il lupo e l’orso hanno imparato a non faticare per alimentarsi. Perché rincorrere un cervo o un capriolo quando possono pasteggiare in un qualche allevamento di pecore o di mucche?».—

Francesco Dal Mas



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