Da Pro loco a consiglio comunale ora Pinto punta al salto in avanti

L’agente immobiliare appoggia Maria Gomierato «Via i personalismi, diamo il meglio per la nostra città» 

Borgo Pieve

È stato tra gli inventori di qualcosa che non c’era, un happening sociale che per alcuni giorni all’anno anima Borgo Pieve, radunando migliaia di persone. Roberto Pinto, 52 anni, agente immobiliare, si è dedicato al suo quartiere dopo aver smesso la casacca di arbitro di basket in serie A: «Con alcuni amici abbiamo rivitalizzato l’associazione di quartiere fondando Viviamo Borgo Pieve. “Scopri il Borgo”, l’appuntamento annuale, si è poi rivelata un esperimento sociale riuscito: abbiamo messo insieme arte, musica, mostre di fotografia e il semplice stare insieme, facendo conoscere ai castellani il borgo più antico. Ma soprattutto offrendo ai residenti la possibilità di conoscersi e di fare qualcosa insieme. È quello che avremmo voluto fare anche con la Pro loco».

Pinto ha guidato questa associazione negli ultimi tre anni: oggi ha deciso di scendere in campo, candidandosi con la civica “Castelfranco Rinasce” nella coalizione che sostiene Maria Gomierato. «La scelta di una lista civica ha tantissimo in comune con l’esperienza di Viviamo Borgo Pieve e della Pro loco – spiega – il carrierismo non le appartiene, si mette da parte qualunque personalismo e tutti danno il meglio per cogliere un obiettivo».

Un “fenomeno”, Scopri il Borgo, che ha indubbiamente dimostrato che un quartiere può ritrovare la sua vitalità: «Tra l’altro – aggiunge – abbiamo portato artisti di valore che sono diventati a loro volta ambasciatori della nostra città perché avevano toccato con mano non solo una certa vivacità ma anche il coraggio di proporre novità». Pinto non ha mai nascosto che era questo che voleva portare anche nella Pro loco, dopo la sua “rifondazione” tre anni fa, facendola diventare un catalizzatore delle attività di tutte le associazioni castellane. Ma poi qualcosa si è rotto: «Diciamo che non si sono verificate le condizioni di una forte sinergia con il Comune. Ma è acqua passata. Ribadiamo per la Pro loco questo ruolo di coordinamento delle attività pubbliche delle associazioni. Che vanno sostenute. Inutile parlare di cittadinanza attiva se poi non dialoghiamo con il fantastico mondo del volontariato, ma anche se questo fa difficoltà a realizzare le sue proposte. Borgo Pieve ce l’ha fatta senza contributi: ma un’amministrazione deve aiutare, almeno nelle prime fasi, le attività che mirano a proporre iniziative di coesione sociale, sviluppando un senso di appartenenza a una comunità».

Per l’ex presidente della Pro loco di Castelfranco questo ha un valore aggiunto: «Oggi non ci conosciamo neanche tra vicini di casa: creare senso di appartenenza, opportunità di incontro è quasi una condizione indispensabile per migliorare la qualità della vita di tutti», conclude Pinto. —



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