Cup dell'ospedale, bando contestato: 180 lavoratori in bilico

TREVISO. Le buste sono state aperte e la cooperativa Cento Orizzonti, che detiene l'attuale appalto del Cup dell'Usl 9 ed è tra i concorrenti della nuova gara, non è stata ammessa. La notizia sta circolando in questi giorni all'interno dell'azienda sanitaria trevigiana dove si fanno strada anche i timori dei lavoratori, in tutto 180 persone che si occupano del call center. Con Cento Orizzonti fuori dai giochi, restano invece in ballo altre tre proposte: l'offerta avanzata da Sds di Taranto con un’altra coop tarantina, quella di Capodarco con Europromos di Udine, nonché l'offerta presentata da Anthesys in raggruppamento temporaneo di impresa con Elda e un’altra coop.
Sono in molti a dare quest’ultima concorrente per favorita, ricordando anche il ruolo di questa società di servizi socio sanitari ed educativi all'interno dell'azienda sanitaria. In merito, l'Usl 9 non fornisce alcuna comunicazione ufficiale, limitandosi a ricordare la fase della procedura cui si è arrivati. «In seduta pubblica è stata fatta l'apertura delle buste» conferma Oliviero Beni, il direttore amministrativo, «ad oggi non c'è stata ancora l'aggiudicazione. Si stanno facendo le verifiche e non appena avremo il verbale della commissione passeremo all'aggiudicazione. Verosimilmente credo ci arriveremo in tempi molto brevi se non si saranno vincoli o impedimenti di sorta». L'attuale appalto, affidato a Cento Orizzonti, scadrà alla fine del gennaio 2016 ma si rincorrono le voci di un possibile ricorso della coop castellana che non sarebbe stata ammessa alla gara per l'aggiudicazione per mancanza di requisiti.
Si parla di un appalto da 15 milioni di euro per l'affidamento del servizio di attività sanitaria e supporto all'utenza dell'Usl 9 per i prossimi 36 mesi. Al vincitore spetterà infatti la gestione del Centro unico di prenotazione (Cup) dell’Usl 9, una realtà cruciale per il buon funzionamento dell'azienda sanitaria trevigiana, dato che si tratta dell'anello di collegamento tra gli utenti e il sistema ospedaliero. Sulla questione i sindacati si riservano di comunicare a breve la loro posizione, dopo aver denunciato nelle scorse settimane le difficoltà con cui si trova a fare i conti il Cup trevigiano alle prese con una «carenza di personale» che rende difficile offrire un servizio della massima efficienza per call center, Cup, sportelli di Borgo Cavalli, dello stesso Ca’ Foncello, dell’ospedale di Oderzo e dei distretti.
Problematiche che erano state ribadite lo scorso ottobre in occasione di un vertice in prefettura quando le sigle sindacali si sono confrontate con il direttore generale dell'Usl 9, Giorgio Roberti. Un incontro che aveva portato al congelamento dello stato di agitazione. All'epoca Roberti aveva assicurato che «nella nuova procedura di appalto in corso di acquisizione non è prevista alcuna riduzione dei servizi, bensì, seppur con nuova articolazione e organizzazione, una implementazione degli stessi». Dichiarazione che aveva contribuito a placare le preoccupazioni anche se ora, c'è chi teme si arrivi ad una riduzione degli orari e ad un contestuale allargamento dei servizi amministrativi affidati ex novo alla coop vincitrice.
Valentina Calzavara
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