Crisi di Blockbuster In ansia 20 addetti

Sei dipendenti in città, sette a Castelfranco, sette a Conegliano. Blockbuster, la catena di noleggio di home video, sta per chiudere tutti i negozi italiani a causa del crack del ramo italiano della catena americana. In via 4 novembre, a Fiera, i dipendenti sono col fiato sospeso:«Non sappiamo nulla». A Milano il liquidatore non risponde. Ma secondo le indiscrezioni di stampa il concordato preventivo è stato accettato dai creditori, che si accontenteranno del 38 per cento delle somme spettanti. Nel frattempo è arrivata l’offerta della catena di parafarmacie «Essere benessere», intenzionata a rilevare i contratti di affitto dei negozi Blockbuster. Secondo le stesse indiscrezioni, però, la catena di parafarmacie non intende riaprire tutte le 118 insegne presenti, ma solo una settantina. In alcune città, insomma, chiuso Blockbuster lo spazio commerciale sarà ceduto ad altri. Nessuna certezza sul futuro dei dipendenti. Per adesso a Treviso non sanno nulla e a Castelfranco addirittura stanno adottato politiche di sconto per svuotare il negozio. A Conegliano eguale sorte tocca ai sette dipendenti. Complessivamente, dunque, venti dipendenti sono privi di certezze sul proprio futuro. La scadenza è ravvicinata: a metà febbraio le insegne Blockbuster potrebbero chiudere definitivamente.
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