Crespano e Paderno studiano la fusione

CRESPANO. Crespano e Paderno studiano la fusione, dalla quale potrebbe nascere un comune da poco meno di settamila abitanti. Prove tecniche di fusione per i Comuni di Crespano del Grappa e di Paderno del Grappa. Sfruttando una legge regionale che concede contributi per predisporre uno studio di fattibilità sulle fusioni tra Comuni, i due comuni della Pedemontana hanno deciso di procedere con un incarico professionale per la predisposizione di uno studio di fattibilità. Lo studio dovrebbe far affiorare le ragioni pro e contro la fusione, i costi e i benefici, la nuova organizzazione dei servizi. Per la Pedemontana del Grappa si tratterebbe di un fatto storico, il primo del suo genere da settant’anni a questa parte.
Dalla possibile fusione – che, comunque, andrebbe sottoposta a un voto di referendum tra i cittadini – potrebbe nascere un «supercomune» da quasi settemila abitanti, di poco meno consistente di Asolo e San Zenone. Il processo di fusione tra le piccole amministrazioni sta entrando nella fase decisiva, grazie alle casse sempre più asfittiche dei Comuni. Crespano ha 4520 abitanti e una superficie di 17,8 chilometri quadrati; Paderno conta 2.196 abitanti e si estende su 19,4 chilometri quadrati. La eventuale fusione «conquisterebbe» definitivamente la cima del Monte Grappa, attualmente divisa tra i due comuni. Da un paio d’anni i Comuni pedemontani hanno scelto la strada del servizio associato in alcune discipline: il sociale, ad esempio, è gestito insieme a Borso, Castelcucco, Paderno; così i lavori pubblici, gestiti insieme tra Castelcucco, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa; l’urbanistica ed edilizia privata è gestita tra Castelcucco, Crespano del Grappa, Paderno del Grappa. La polizia locale è gestita insieme ad Asolo, Castelcucco, Crespano del Grappa, Monfumo, Possagno, Maser e Cavaso del Tomba, Borso.
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