Crack Aiazzone, Fiditalia risarcirà duemila clienti

CONEGLIANO
Possono tirare un sospiro anche i clienti del punto vendita Aiazzone di Conegliano: saranno risarciti. Finalmente è arrivata una buona notizia per chi aveva acquistato mobili dal negozio d’arredamenti e pur avendo pagato non aveva ricevuto la merce. Fiditalia, la società che si occupava dei finanziamenti e era finita suo malgrado nel crack Aiazzone, ha comunicato che restituirà 1 milione e 200 mila euro a 2 mila clienti. La società di credito ha ricevuto una copiosa documentazione dagli stessi consumatori raggirati. Pur avendo acceso un finanziamento e iniziato a corrispondere le rate non avevano visto arrivare nulla a destinazione. Tra questi anche i trevigiani che avevano voluto arredare casa con i mobili dell’Aiazzone di Conegliano, ma poi si erano dovuti rivolgere al altri mobilifici. Lo stabilimento di viale Italia sulla Pontebbana era stato chiuso ad inizio anno e da luglio è sotto sequestro dopo le note vicende giudiziarie con il fallimento delle società Panmedia e B&S e l’arresto dei titolari. «Nei prossimi giorni verrà inviata ai clienti interessati la comunicazione di conferma del rimborso - fa sapere Fiditalia - corredata dalla richiesta delle coordinate bancarie su cui effettuare il bonifico dell’importo dovuto». Già a marzo Fiditalia, società di credito al consumo che appartiene del gruppo Societe Generale, aveva sospeso il pagamento delle rate. Adesso prenderanno il via i rimborsi per 1918 clienti di Aiazzone in tutta Italia, un numero ancora superiore rispetto a quanto stimato dal tribunale fallimentare. Proprio nei giorni scorsi, il 20 ottobre presso la sezione fallimentare del tribunale di Torino è iniziato l’esame delle richieste dei creditori del gruppo Panmedia, la società che era proprietaria del marchio Aiazzone. Complessivamente sono 2080 i creditori, suddivisi tra dipendenti (630), fornitori e clienti stessi. Avanzano una somma stimata in 51 milioni di euro. Nel tribunale di Tivoli già lo scorso mese era invece iniziato il procedimento per la società B&S, che in precedenza aveva gestito Aiazzone. Venerdì scorso invece la Guardia di Finanza di Tivoli ha chiuso le indagini su una evasione fiscale di 275 milioni di euro, tra imponibile non dichiarato e mancato versamento di 25 milioni di euro di Iva da parte della Mete Spa, altra società che faceva riferimento al gruppo Aiazzone. Questa società è riconducibile ai figli dell’ex presidente del Torino Gianmauro Borsano. Lui insieme al socio Renato Semeraro a marzo furono arrestati per il crack Aiazzone con l’accusa di bancarotta.
Diego Bortolotto
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