Covolo si scopre attonita: Matteo, perché?

PEDEROBBA. Le lacrime e la disperazione di papà Giorgio per il suo Matteo. Le domande sono tantissime, tra amici e parenti che ieri pomeriggio hanno voluto salutare per l’ultima volta Matteo Rossi. Oltre 400 persone insieme al sindaco Raffaele Baratto, tra le lacrime e la disperazione per una vicenda dall’epilogo tragico, hanno partecipato al funerale del 37enne rappresentante di materassi nella chiesetta di Covolo.
«Perché?», chiede don Francesco, che ha celebrato la funzione religiosa. Una domanda che due famiglie, due comunità intere continuano a porsi da quel tragico martedì, quando Matteo a sangue freddo ha premuto il grilletto della sua Beretta freddando all’istante all’altezza della nuca prima la sua ex fidanzata Denise Morello e poi sè stesso. «È un momento di profonda sofferenza per due famiglie», continua il parroco durante l’omelia, «Dentro il nostro cuore abbiamo tanti interrogativia ai quali non riusciamo a trovare un senso». È un dolore difficile da sopportare per mamma Fabrizia e papà Giorgio, che insieme all’ex compagna Francesca e al figlioletto di appena 7 anni non tolgono neppure per un istante lo sguardo dalla bara ricoperta da mazzi di fiori. I compagni di classe, della scuola elementare, hanno voluto far sentire la loro vicinanza con un cuscino di rose candide.
«Quale può essere il senso di tanta sofferenza?», sottolinea don Francesco, «La risposta possiamo trovarla dentro di noi, è il nostro cuore che ci guida e la presenza del Signore tra noi potrà alleviare questo dolore con la speranza che adesso Matteo possa riposare in pace». L’amore nei confronti della ragazza, finito da mesi, che ha accecato la mente di Matteo. Un amore che si è concluso nel più tragico dei modi con un raptus, una pistola e il sangue di due persone che fino a qualche mese prima si erano amati. «Matteo era una giovane semplice, sorridente, una persona generosa, che si dimostrava sempre disponibile con gli altri»: così lo ricorda il parroco. Un giovane che era conosciuto da tutti soprattutto a Montebelluna, in piazza Oberkochen. dove abitava da un paio d’anni. Con la sua semplicità nel 2009 aveva conquistato la bella Denise. Lei si era innamorata subito di lui. Viaggi, vacanze, regali, poi l’amore all’improvviso era finito e Matteo non lo aveva mai accettato. Aveva provato di tutto per riconquistarla, ma per la ragazza la storia era chiusa per sempre. E ieri c’è stato l’ultimo saluto delle due comunità ai due ex fidanzati. Molti amici comuni, presenti al mattino nel duomo di Montebelluna per l’ultim saluto a Denise, si sono poi recati al pomeriggio a Covolo per dire addio a Matteo.
«Un peso grande, una sofferenza immensa per la famiglia di Matteo, che in questo momento non riesce a darsi una spiegazione», chiude don Francesco, «Oggi in chiesa c’è un dolore composto e tutta la comunità che in questi giorni ha manifestato la sua vicinanza ai genitori di Matteo si stringe attorno alla sofferenza della famiglia».
Dopo la celebrazione della funzione religiosa il corteo funebre ha accompagnato il 37enne nel piccolo cimitero di Covolo, dov’è stato sepolto.
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