«Costretta per anni a rapporti sadomaso»

Stanca dei maltrattamenti da parte del marito che, a suo dire, la obbligava a pratiche sessuali estreme che le lasciavano il corpo coperto di lividi, lo denuncia per spaccio di droga.
Ieri in aula ha però ritrattato: «Lui non ha mai ceduto droga. L'ho denunciato perché questo era l'unico modo per impedirgli di picchiarmi».


Una vicenda complicata e ricca di colpi di scena, una storia di droga e scene domestiche a luci rosse quella che vede imputato B.G., 55enne originario di Roma ma residente a Paese, ieri alla sbarra per cessione di sostanze stupefacenti e violenza privata.


Secondo la denuncia fatta dalla moglie di lui, D.A., il 24 febbraio 2009, l'uomo avrebbe ceduto dosi di cocaina in più episodi a lei e ad una sua conoscente e poi l'avrebbe picchiata ripetutamente.


Ma ascoltata come parte offesa ieri mattina in aula davanti al giudice Michele Vitale la donna ha ammesso di aver mentito: quella denuncia era l'unico modo per allontanare quell'uomo che la picchiava in continuazione. Altre volte si era recata dai carabinieri per raccontare quanto stava subendo e quello, in un momento di poca lucidità, dopo l'ennesimo episodio di violenza, le era parso l'unico modo per allontanarlo definitivamente.


Non solo botte: secondo quanto riportato dalla vittima l'uomo la sottoponeva anche a pratiche sessuali estreme, che le lasciavano il corpo coperto di lividi, un corpo martoriato immortalato in un'occasione dalla fidanzata del figlio e le cui foto ieri erano nelle mani del pm e del giudice.


In alcune occasioni l'uomo avrebbe anche obbligato la donna a fare sesso davanti a lui con alcuni amici.


I due sono sposati da più di vent'anni: lei vive a Paese, lui lavorando a Cosenza la raggiungeva solitamente ogni fine settimana. Un rapporto da sempre difficile, il loro: entrambi habitué della cocaina, erano soliti consumarla assieme la notte quando la figlia più piccola era andata a dormire.


Ma il tutto era degenerato dopo un tradimento della donna con un altro componente della famiglia: un fatto che l'uomo non era mai riuscito a digerire e che si trasformava in rabbia selvaggia e incontrollabile verso la compagna quando facevano uso di droga. Episodi che si ripetevano spesso fino a quel 24 febbraio in cui per l'ultima volta il marito le aveva messo le mani addosso e lei aveva deciso di denunciarlo.


Parole, quelle della vittima, che sono state però contraddette dal figlio, in particolare per quanto riguarda l'aspetto dei rapporti sessuali violenti: secondo il ragazzo infatti la donna privilegiava da sempre per sua stessa ammissione pratiche sessuali estreme, sadomaso, ancora prima di conoscere suo padre. Inoltre, in un'occasione lei gli avrebbe pure proposto di provare la cocaina.


La nuova udienza ora è stata fissata per il 9 gennaio 2012 durante la quale verranno ascoltate le testimonianze dei parenti della vittima, che forniranno la loro versione dei fatti.

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