Corteo e banda per l’addio alla contessa

I funerali di Diamante Luling Buschetti celebrati nel Tempietto Barbaro, dove la salma riposerà nella tomba di famiglia
Ferrazza Maser funerale della contessa Diamante Luling Buschetti
Ferrazza Maser funerale della contessa Diamante Luling Buschetti

MASER. Riposerà per sempre nel Tempietto Barbaro, dove c'è la tomba di famiglia, Diamante Luling Buschetti, la nobildonna spentasi all'età di 71 anni dopo una dolorosa malattia. C'era soprattutto il paese ieri pomeriggio, davanti alla villa palladiana che era la sua dimora e al Tempietto Barbaro, ma c'era anche un pezzo della nobiltà veneta a dare l'ultimo saluto alla contessa di Maser: la cugina Marina Cicogna, poi i Kechler, da Vicenza i Piovene e i Marzotto, i De Vito Piscicelli, i Marzotto, il conte Marcello Del Maino, Vittorio Guillion Mangilli e la moglie. C'era il sindaco di Maser Daniele De Zen con la fascia tricolore e in rappresentanza della Regione l'assessore Federico Caner.

Il corteo funebre è uscito dalla villa palladiana: davanti la banda musicale, poi il sacerdote, quindi la bara in noce coperta da un cuscino di fiori, il marito Vittorio Dalle Ore, i parenti, gli amici più cari. Aveva percorso la lunga scalinata che dalla villa porta all'ingresso, proseguito per la strada che separa la villa dal viale dei tigli ed era giunto al Tempietto Barbaro, aperto dopo tanti anni per i funerali e che sarà la tomba di Diamante Luling Buschetti. E uno dei sette cagnolini di Diamante, che ha seguito la bara fin quasi al tempietto. In cielo volteggiavano due aerei d’epoca.

Il Tempietto Barbaro ha fatto da scrigno alla cerimonia funebre, apertasi con un ricordo di Diamante Luling Buschetti, in cui più che i suoi quarti di nobiltà sono stati ricordati il suo animo ribelle, il suo sorriso birichino, il suo non voler fare distinzioni tra principi e operai. A celebrare la funzione religiosa dove 33 anni prima Diamante e Vittorio si erano sposati è tornato a Maser don Fabio Bertuola, che nella omelia ha parlato soprattutto della grande fede di Diamante, ma poi ha ricordato anche quanto la nobildonna avesse fatto per il Comune di Maser, per il territorio, per l'asilo della parrocchia che a lungo aveva presieduto. E nel ricordo della gente comune rimbalzavano soprattutto i ricordi legati a come aveva voluto valorizzare la tenuta, a come aveva custodito sempre gelosamente quella villa palladiana che conserva uno dei cicli di affreschi più importanti del Veronese. Al termine della funzione religiosa la bara è rimasta nel Tempietto, in attesa di venire tumulata nella tomba di famiglia.

Enzo Favero

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso