Coronavirus, Tachipirina e vitamina C a ruba in farmacia: «Ma attenti a cosa comprate»

TREVISO. Esaurite Tachipirina 1000 e vitamina C, manca il Plaquenil, un antireumatico di cui è stato ipotizzato un effetto "anti-coronavirus". Ma sono spariti pure saturimetri e termometri ad infrarossi, senza contare alcool denaturato, mascherine e disinfettanti vari. L'allarme arriva direttamente dai farmacisti trevigiani, rimasti in prima linea in queste settimane difficili. Nei loro scaffali alcuni medicinali o prodotti, negli ultimi giorni, sono letteralmente andati a ruba.
La motivazione? È da ritrovarsi principalmente in alcune testimonianze in circolazione sui social, arrivino queste da personaggi famosi o da perfetti sconosciuti (detentori però di migliaia di "mi piace"), che ne ipotizzano o promettono effetti benefici per il contrasto o addirittura la cura del Covid-19. Ma pure da considerazioni più autorevoli, relative in particolare ad apparecchi come saturimetri e termometri - i primi servono a misurare la quantità di ossigeno nel sangue - fondamentali per il monitoraggio delle condizioni di salute.
«Purtroppo nei momenti di crisi o addirittura panico la gente tende ad acquistare farmaci nonostante non ne abbia necessità, magari trasportata dall'onda mediatica o da qualche passaparola» è la voce del presidente dell'Ordine dei farmacisti di Treviso, il dottor Giuseppe Losego, «è anche per questo che in queste settimane ha cominciato ad essere indisponibile la Tachipirina, che per fortuna si riesce a sostituire con il paracetamolo, la vitamina C è completamente esaurita in tutte sue forme e molte persone si informano e chiedono informazioni su farmaci come il Plaquenil, che effettivamente - nonostante sia venduto solo su ricetta medica - sta avendo maggiore movimentazione o l'Avigan, il farmaco giapponese di cui sta partendo la sperimentazione anche da parte della regione. Finora non c'è una situazione allarmante, ma molti farmaci iniziano a scarseggiare o ad arrivare in tempi più dilazionati, il centro di smistamento maggiore per il nord Italia, d'altronde, è Milano».
Oltre alle varie forme di vitamina C e alla Tachipirina, però, è diventato impossibile trovare sugli scaffali delle farmacie trevigiane alcune apparecchiature. «Saturimetri e termometri ad infrarossi sono completamente esauriti, qui come in tutta Italia» conferma Losego, «al pari dell'alcool denaturato e ovviamente di mascherine, gel disinfettanti e quant'altro di simile».
«C'è un po' di nervosismo generale: il meccanismo non è ancora ben oleato» è la riflessione del dottor Vincenzo Mazzoccato, della farmacia "A Carità", «14 giorni fa avevamo ordinato delle mascherine, ne sono arrivate 350 e sono terminate in pochi giorni, andando su ordinazione».
In linea anche Marina Pezzato, della Farmacia Trevigiana di viale Luzzati, in città. «Negli ultimi giorni le persone, fortunatamente, sono più educate e senza smania rispetto a qualche settimana fa, capiscono la situazione, che è indubbiamente critica ed in cui serve anche la loro collaborazione» dice la farmacista. Dal presidente dell'Ordine arriva un appello: «Non fate incetta di farmaci e chiedete informazioni se il prodotto è adeguato o meno prima di qualsiasi acquisto» chiede Giuseppe Losego, «non c'è motivo di essere preoccupati per eventuali carenze». —
A.B.V.. © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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