Coro Conegliano, un tour in Canada
Con l'assessore Miorin ambasciatori della città all'estero

Poldo Miorin qui con Bepi De Marzi
CONEGLIANO.
Partito il tour canadese del Coro Conegliano. In occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, i coristi della Città del Cima parteciperanno alle celebrazioni organizzate dal Consolato Italiano di Toronto, e terranno vari concerti alle cascate del Niagara, a Woodbridge, a Hamilton e a Toronto. Il gruppo, composto da 35 viaggiatori (tra coristi e accompagnatori), è partito per l'America del Nord lo scorso sabato. Diretti dal maestro Diego Tomasi, i coristi (tra i quali si annovera anche l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Conegliano, Leopoldino Miorin), hanno intonato e intoneranno vari canti dedicati all'Unità d'Italia. «Incontreremo varie associazioni di italiani e soprattutto anche coneglianesi che si sono sono stabiliti in Canada», aveva spiegato l'assessore Miorin prima di imbarcarsi diretto oltreoceano. Per il 2 giugno, festa della Repubblica Italiana, il Coro Conegliano ha tenuto un concerto proprio a Toronto. Miorin è il presentatore degli eventi, oltre che corista, e rappresenta anche il Comune di Conegliano in maniera informale. Tra le canzoni che sicuramente sono state e verranno proposte al pubblico canadese, l'inno della città Conejan. Il coro Conegliano si è formato all'inizio del 2005 ed è composto da una trentina di elementi che hanno già maturato una lunga esperienza corale all'interno di altri gruppi presenti nel Coneglianese e nei comuni limitrofi. Il gruppo propone il classico repertorio della tradizione popolare, spaziando dai canti di montagna a brani d'autore del medesimo filone; da pezzi raccolti sul territorio a brani stranieri in lingua originale. Tra i riconoscimenti ottenuti, il quarto premio all'ottava edizione del Concorso nazionale di canto corale Soldanella di Brentonico (Trento) nel 2006. Il Coro Conegliano ha pubblicato un cd musicale, «Fiabe: ricordi, sogni, emozioni», prima incisione della corale, «nata - come ha riferito il direttore Diego Tomasi - dal desiderio di realizzare qualcosa di concreto che conservi nel tempo i risultati ottenuti e che chefissi in modo indelebile le sensazioni e le emozioni del nostro percorso corale».
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