Cornuda squaderna le carte «Il nostro circolo esce pulito»
MONTEBELLUNA. «La sentenza del Tribunale Federale della FSI sul cosiddetto ”caso Montebelluna” in realtà scagiona pienamente il Circolo da me rappresentato»: a precisarlo è Annamaria Cornuda, la...
MONTEBELLUNA. «La sentenza del Tribunale Federale della FSI sul cosiddetto ”caso Montebelluna” in realtà scagiona pienamente il Circolo da me rappresentato»: a precisarlo è Annamaria Cornuda, la presidente del Circolo degli Scacchi "Beniamino Vergani" di Montebelluna. Anche il Circolo, in quanto organizzatore del torneo dello scorso gennaio finito sotto la lente di ingrandimento della Procura Federale, era sul banco degli imputati, ma è stato assolto da ogni addebito. «Il Circolo risulta difatti assolto da ogni addebito contestato dalla Procura Federale ed oggetto del procedimento deciso dal Tribunale - prosegue la presidente del sodalizio montebellunese - ad esito del procedimento risulta accertato che il torneo montebellunese incriminato non presenta alcuna irregolarità, gli incontri in esso svolti risultano autenticamente sportivi e totalmente scevri da ipotesi di combine e/o di compravendita di partite, i soggetti sanzionati dal Tribunale appaiono colpevoli di fatti estranei a torneo montebellunese,
il tesserato gran maestro Pierluigi Basso ha ricevuto sanzione in ragione di opinioni dallo stesso espresse su taluni aspetti del mondo degli scacchi; nel mentre è stato prosciolto da ogni accusa di corruttela, sia in termini assoluti che relativamente al torneo di Montebelluna, a suo tempo da lui organizzato in qualità di presidente del Circolo "Beniamino Vergani”».
Torneo che tra poco più di un mese tornerà: infatti il Circolo scacchistico montebellunese ne ha già organizzato la seconda edizione, «e vedrà - dice la presidentre Annamaria Cornuda- ancora più concorrenti dell'anno scorso, numerosi saranno i maestri internazionali che si sfideranno nelle scacchiere». Insomma, inchiesta o no, il torneo va avanti più convintamente di prima. Non si terrà a Montebelluna per carenza di spazi adeguati ad una manifestazione sempre più imponente e impegnativa, ma in un hotel a Villorba.
(e.f.)
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