Core Festival, servono sponsor «Senza contributi non si fa»
Ieri mattina telefoni bollenti tra Ca’ Sugana e Home Entertainment dopo la pubblicazione del nostro articolo che annunciava l’intenzione di non effettuare la seconda edizione della manifestazione di giugno in Dogana. Tanti «Come?», «Perchè?» che hanno ricondotto sempre e solo ad un punto: le finanze. Come detto due giorni fa alla tribuna dall’organizzazione, e riportato, «Home oggi ha la priorità di organizzare i Carnevale di Venezia e di programmare l’Home Festival a San Giuliano». Sul Core? Nessun accenno. Perchè per allestire il festival (che nel 2019 di questi tempi aveva già un programma oggi inesistente), servono soldi per pagare artisti, palco e quant’altro. Soldi che oggi vanno trovati. Tant’è che proprio su questo verterà anche l’incontro chiesto da Home al Comune: sponsorizzazione. Questa è oggi l’unica strada per evitare che salti la manifestazione, che già l’organizzazione prevedeva comunque di rinviare semmai in settembre.
Si deve trattare. Di qui ieri il comunicato diramato dall’organizzazione: «L'organizzazione del Core Festival a Treviso è ancora oggetto di valutazione da parte della società (che è ben diverso dal dire “si farà” come fatto a giugno scorso dal patron dell’evento Amedeo Lombardi, ndr). Infatti ci confronteremo con il comune di Treviso con il quale il rapporto è ottimo e di estrema collaborazione, come dimostrato in tutti questi anni. Valuteremo assieme le modalità, rispetto all'edizione precedente, tenendo ben presente che il festival resta comunque una manifestazione molto importante per il territorio. Il fatto che la società organizzi un festival al Parco di San Giuliano a Venezia non esclude, comunque, Treviso».
Tutt’altro che una assicurazione. L’anno scorso, infatti, il confronto col Comune fu soprattutto logistico. E di questi tempi venne annunciata la “line-up” completa degli artisti. Non c’era nulla ancora «oggetto di valutazione» . —
F.D.W.
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